"Fondamentali per i periodi clou, l’alternativa è non chiamare nessuno"

Catia De Minicis: con i dipendenti attuali faremmo difficoltà a servire la clientela

Migration

"La nostra attività lavora molto a livello stagionale, quindi i voucher sono utili per l’inserimento del personale in alcuni periodi cruciali della settimana". A parlare è Catia De Minicis, titolare del bar pizzeria Da Marino a Sarnano. In passato ha già usufruito dei buoni lavori, in particolare per gli studenti. "Certo, devono essere utilizzati per un periodo molto breve – precisa – altrimenti è ovvio che procediamo con un contratto a chiamata. Però, nel nostro caso, ci sono momenti tranquilli e momenti clou in cui facciamo difficoltà a servire la clientela con i dipendenti attuali". Lo strumento dei voucher è stato introdotto per la prima volta nel 2003 con la Legge Biagi, è divenuto però operativo solo nel 2008 e più volte è stato ripreso e accantonato nel corso degli anni. "Sarebbe impossibile, ora come ora, introdurre un lavoratore per un breve periodo – aggiunge De Minicis – e quindi si preferisce fare a meno del dipendente in più, con notevoli svantaggi per noi e per il lavoratore stesso. Invece con i voucher i datori possono avviare collaborazioni lavorative che altrimenti non sarebbero partite. E si sentono più sicuri perché è garantito il diritto alla copertura degli infortuni. Basti pensare alla raccolta delle olive con i pensionati per l’agricoltura o alle donne che si occupano a ore della pulizia delle case. O agli studenti che vogliono arrotondare lavorando qualche ora in pizzeria, come accade da noi. Se necessario, siamo pronti ad inserire due-tre persone tramite voucher".

l. g.