Frode fiscale a Macerata: indagato riceve l'eredità e gli viene confiscata

Sigilli a beni per oltre 500mila euro per uno dei due professionisti copinvolti nell'inchiesta K2

L'operazione della finanza

L'operazione della finanza

Macerata, 11 maggio 2022 - Acquisisce l'eredità dei genitori, ma è sottoposto a sequestro: confiscati al professionista beni per oltre 500mila euro. Alla fine del mese di gennaio di quest’anno, le fiamme gialle avevano dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip di Macerata della somma di oltre 4 milioni e 200mila euro, a carico di 13 soggetti (tra avvocati, commercialisti e imprenditori) responsabili, a vario titolo, dei reati di riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, tutti aggravati dal carattere della “transnazionalità”. Il provvedimento cautelare rappresentava l’epilogo dell’operazione convenzionalmente denominata “K2”, una complessa indagine di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria, coordinata dalla Procura, che un anno fa aveva portato alla luce una gigantesca frode fiscale basata sull’illecita compensazione di crediti tributari generati da false fatturazioni: circa 300 i soggetti individuati, sparsi sull’intero territorio nazionale, che avevano portato in compensazione crediti fittizi e, per 56 di essi, oltre agli aspetti amministrativi, era scattata anche la segnalazione all’autorità giudiziaria, essendosi configurato il reato tributario di “indebita compensazione”.

Nei confronti di uno dei professionisti coinvolti nell’illecita attività, a carico del quale era stata disposta la misura cautelare reale per quasi 600mila euro, l’esecuzione del provvedimento aveva consentito di sottoporre a vincolo solo poche migliaia di euro, poiché non risultava intestatario di nessun bene immobile o mobile registrato nei confronti dei quali estendere il sequestro per equivalente.

I controlli hanno permesso di appurare però che il professionista aveva acquisito la titolarità di un ingente complesso di terreni e fabbricati. La nuova disponibilità era derivata dalla scomparsa, in breve tempo, di entrambi i genitori, alla morte dei quali il figlio aveva incamerato l’intera eredità. I finanzieri hanno quindi provveduto a estendere tempestivamente il sequestro ai beni, sottoponendo a vincolo denaro per quasi 30mila euro, 8 unità immobiliari e 21 terreni per oltre 26.000 mq, per un valore complessivo stimato in oltre 500mila euro.