Macerata, morto il prof condannato per violenza. "È stato un mix letale di farmaci"

Il 54enne Parillo era stato denunciato da alcuni studenti di Unicam. I funerali domani mattina ad Acquaviva Picena

Francesco Parillo, docente di Anatomia degli animali domestici

Francesco Parillo, docente di Anatomia degli animali domestici

Macerata, 26 aprile 2018 - Non rispondeva al telefono da diverse ore, tanto che il suo avvocato, preoccupato, ha deciso di chiamare i carabinieri per entrare di forza a casa. Francesco Parillo, 54 anni docente alla facoltà di Veterinaria di Matelica, era riverso sulla sua poltrona con una coperta sulle gambe. Una scena che ha fatto subito pensare a un malore, ma la corsa all’ospedale di Camerino si è rivelata inutile. Parillo è morto poco dopo, nella tarda serata di martedì. A stroncarlo, come emerso dall’ispezione cadaverica, effettuata ieri mattina, un mix di farmaci. L’uomo era stato condannato lunedì scorso a tre anni di reclusione per violenza sessuale ai danni di sette suoi studenti. Gli episodi di cui doveva rispondere erano emersi dopo la denuncia di un ragazzo romano, che, nell’ottobre del 2014, si rivolse ai vertici della facoltà per segnalare le avance ricevute dal docente, titolare della cattedra di Anatomia dei piccoli animali. Dopo di lui altri ragazzi – due della provincia di Pesaro, due di Ancona, uno di Macerata e uno di Monza – raccontarono altri episodi. «Aveva preso la sentenza con una grande delusione – racconta l’avvocato Gian Marco Russo –, ma non era disperato, non avrei mai pensato a un epilogo del genere».

L’avvocato aveva lasciato Parillo davanti casa a Esanatoglia lunedì pomeriggio, subito dopo il processo, e il professore gli aveva manifestato la volontà di tornare qualche giorno dalla madre a San Benedetto. «Mi telefonò lunedì sera per dirmi che sarebbe partito solo la mattina seguente perché era stanco – continua l’avvocato Russo –, così gli chiesi di richiamarmi martedì non appena arrivato dalla madre». Una telefonata che non è mai arrivata. «Ho provato a chiamarlo diverse volte, dalle 18 in poi, e vedendo che non rispondeva alla fine ho deciso di chiamare i carabinieri», continua Russo. L’avvocato, insieme ai militari di Matelica, è corso a casa del professore e non appena ha visto la macchina in garage si è insospettito. Il professore, infatti, non era più partito per andare a casa della madre. Intorno alle 20.40 i vigili del fuoco hanno aperto la porta e trovato l’uomo riverso sulla poltrona. I medici del 118, arrivati poco dopo, lo hanno stabilizzato e trasferito in ospedale. «Tutti pensavamo fosse un malore – continua Russo –, anche perché nell’abitazione non sono state trovate boccette o flaconi di medicinali». Particolare che è stato confermato anche dai carabinieri che hanno controllato la casa in lungo e in largo. Quando l’avvocato è arrivato in ospedale, però, poco dopo le 22, Parillo era già morto. Dopo l’ispezione cadaverica, il corpo è stato restituito alla famiglia.

I funerali si terranno domani mattina ad Acquaviva Picena.