
Enzo Mengoni, presidente territoriale di Confartigianato Imprese
"Vantaggi certi nella fusione, perché conferisce sicuramente più forza e rilevanza politica al territorio, ma ad oggi non è ancora possibile definire con certezza il prezzo da pagare". Enzo Mengoni, presidente territoriale di Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli e Fermo, riflette sulle unioni tra Comuni.
"Il dibattito che si è venuto a creare, con particolare accento sul distretto del cappello, è sempre attuale, tanto che come associazione caldeggiamo l’importanza del lavoro in sinergia tra gli enti, per ottimizzare costi e servizi – aggiunge –. Seppur consci dei tanti benefici che si vengono a creare con le fusioni, che sono auspicabili nell’interesse dei territori stessi, crediamo che lo strumento democratico del referendum sia ancora la miglior via per arrivare all’unificazione, piuttosto di imposizioni dallo Stato per le municipalità fino a 3.000 abitanti. Per ciò che riguarda la fusione tra Comuni e il percorso oramai intrapreso nel processo di razionalizzazione degli enti territoriali, resta il dubbio (o meglio, il ragionevole timore) che a un rinnovato ed efficiente quadro economico-amministrativo indotto dalla fusione, vada ad affiancarsi un impoverimento identitario e uno smarrimento culturale soprattutto delle aree interne e meno popolose, che rischiano di essere non accorpate ma fagocitate dalle realtà comunali dotate di maggiore densità di popolazione. Ed è per questo che il percorso che tuteli da un lato gli aspetti di razionalizzazione organizzativa (e quindi economica) dei Comuni e dall’altro preservi la loro identità storica e culturale, sembra essere la gestione condivisa di diversi servizi".
Confartigianato pensa sia utile intanto incentivare lo strumento della convenzione per la gestione associata, che interessa nelle sole Marche quasi un terzo della popolazione. Del resto, già per legge, nel 2010 è stato introdotto l’obbligo di esercizio associato per tutta una serie di funzioni nei Comuni con meno di 5.000 abitanti (3.000 per quelli montani).