Macerata, "inseguita dai pusher ai giardini"

La disavventura di una mamma: vanno potenziati i controlli nella zona

Veronica Kzazvorkova

Veronica Kzazvorkova

Macerata, 20 luglio 2018 - "C’erano dei ragazzi che stavano chiaramente spacciando, una sera della settimana scorsa. Ci hanno notati, io ero con i bambini. Hanno iniziato a seguirci e noi siamo scappati, ci siamo spaventati moltissimo». Veronica Kzazvorkova, 24 anni, residente a Macerata, è una mamma che frequenta, o meglio, frequentava spesso i giardini Diaz, che ieri mattina erano semi deserti.

Ora ha più timore ad andarci, soprattutto quando inizia a far buio. «Si riempie di gentaccia, non sono stati ripuliti, come si sente dire in giro, i problemi restano – racconta ancora la mamma –, di sera non ci vengo più. Dovrebbero esserci più controlli, anche dopo cena. Macerata è la città che amo, la città della pace, eppure non mi sento tranquilla nemmeno a far andare mia figlia da sola alla fontanella. Al Fontescodella poi non ci metto proprio più piede».

Non passa inosservata poi la mancanza di un posto qualsiasi dove acquistare qualcosa da mangiare e da bere per i più piccini. «Non sarebbe male se ci fosse un bar, anche solo per comprare dell’acqua o un gelato per i bambini».

Non è l’unica a pensarla così. «Qui non c’è niente – sottolinea Irene Bruno, maceratese, 37 anni, anche lei mamma –, ad esempio ora mi sono dimenticata la merenda per mio figlio e il primo posto utile per comprare qualcosa è in corso Cavour. Io neanche sapevo che avessero messo i distributori nell’ex bar La Rotonda, dovrebbero mettere qualche cartello. Bisogna invece curare anche questi aspetti, e creare occasioni di incontro per far rivivere un posto. Quando ero bimba venivo qui con i miei, poi ai tempi in cui ero ragazzina ricordo che i giardini erano un punto di riferimento, un punto di incontro».

«Tutta la zona qui è abbastanza pericolosa – sottolinea Maria Cristina Filoni, studentessa universitaria di Lingue, a passeggio con l’amica Elisa Sobrini – ma è così da anni, non si tratta di un problema recente. Ai giardini c’è un po’ di tutto, si vedono anziani, bambini, stranieri, spacciatori. Per fortuna, personalmente, non ho mai avuto problemi».