Gioielli rovinati durante la riparazione del montacarichi: ditta condannata

Nel negozio di Ancona della ditta di Manola Gironacci i preziosi erano rimasti bloccati tra il caveau e il piano terra. L’operaio intervenuto secondo i giudici ha compiuto "manovre incaute e maldestre".

Gioielli rovinati durante la riparazione del montacarichi: ditta condannata

Gioielli rovinati durante la riparazione del montacarichi: ditta condannata

Chiamato a riparare il montacarichi di una oreficeria, un operaio aveva danneggiato diversi gioielli e pietre preziose. Per questo la ditta per cui lavora è stata condannata a pagare un risarcimento di quasi centomila euro in favore della ditta The Thomas Group di Manola Gironacci. L’episodio era avvenuto il 20 gennaio 2018 nel negozio che la società ha ad Ancona, in corso Garibaldi. Il locale aveva un caveau nel piano interrato, collegato al piano terra da un montacarichi. Quel giorno, una commessa aveva messo nel piano di carico diversi gioielli con diamanti, smeraldi, zaffiri del valore di oltre 200mila euro. Ma il sistema si bloccò e il pianale rimase fermo a metà strada tra i due livelli, impossibile da raggiungere. Così dal negozio partì la chiamata alla ditta del Fermano che aveva realizzato il montacarichi, con la quale era stato stipulato anche un contratto per la manutenzione. Nel negozio arrivò l’operaio per la riparazione, ma non riuscendo a risolvere il problema a un certo punto, infilandosi nel vano, iniziò a scuotere il piano di carico per disincastrarlo. Il piano però si inclinò da un lato e tutti i preziosi che c’erano sopra finirono nella fossa sottostante. Anche con l’aiuto di una luce, in più tentativi si cercò di recuperare bracciali, anelli e orecchini. Ma non tutto fu ritrovato, e alcuni gioielli risultarono danneggiati dalla caduta. Così la società di Gironacci, assistita dagli avvocati Maurizio Vallasciani e Alessia Pepi, ha avviato una causa per il risarcimento. Il processo si è chiuso nei giorni scorsi, il giudice del tribunale di Fermo, Domizia Perrone, ha dato ragione alla civitanovese: la caduta dei preziosi, scrive il giudice, "è stata causata dalle manovre incaute, approssimative e maldestre dell’operatore". Il danno è stato stimato in 56.675 euro, più il consulente chiamato a valutare il danno e le spese, per un totale di 94.786 euro. La ditta fermana però ora potrà fare appello.