Giulia Mariani, modella curvy. "È bello accettarsi"

Aspirante infermiera e testimonial di una linea di abbigli amento. "Ragazze, non badate ai social. L’importante è stare bene con se stesse"

Giulia Mariani, 22enne di Appignano

Giulia Mariani, 22enne di Appignano

Macerata, 12 gennaio 2020 - «La cosa più bella è stata quando, guardandomi allo specchio, mi sono riconosciuta e mi sono detta: stai bene così. Perché la cosa più importante è non basarsi sul giudizio degli altri o sui modelli imposti dai social, ma stare bene con se stessi".

Andare oltre le apparenze e i modelli "taglia 38" che social e televisioni impongono può non essere facile, soprattutto per i ragazzi. Ma Giulia Mariani, nonostante abbia appena 22 anni, ha già raggiunto quella consapevolezza che le permette di parlare del suo fisico curvy sempre con un sorriso contagioso. E oggi, dopo avere partecipato alla finale nazionale di Miss curvyssima (per ragazze oltre la taglia 44), è stata scelta come testimonial per una linea di abbigliamento curvy. Fresca di laurea in infermieristica, la 22enne di Appignano vorrebbe abbinare a un futuro nel mondo della sanità anche quello della moda. Senza tralasciare l’altra grande passione: quella per i viaggi. A dicembre ha partecipato alla finale di Miss curvyssima, come è nata questa esperienza nel mondo della bellezza? "Quasi per scherzo. L’anno prima avevo visto la finalissima tra il pubblico e dissi a mia madre che magari l’anno successivo avrei potuto partecipare anche io. E lei, conoscendo la mia timidezza, mi rispose che non ce l’avrei mai fatta. Invece ho superato la timidezza e sono arrivata alla finalissima del 16 dicembre, che si è svolta al teatro di Vignola, dove ho ricevuto la fascia dello sponsor, miss Sophia curvy, e sono stata scelta per la loro campagna pubblicitaria del 2020". In particolare tra i ragazzi, l’aspetto fisico è fondamentale, si è mai sentita derisa perché non è una taglia 40? "Fortunatamente no, il disagio più grande che ho incontrato era più che altro relativo ai canoni di abbigliamento, perché spesso si vedono sui manichini cose bellissime, ma poi, quando le vai a provare, si perdono o devono essere riadattate. Quindi il problema più grande è di non riuscire a trovare quello che ti piacerebbe davvero indossare. Da qui è nata anche la collaborazione con un atelier di abiti da sposa specializzato in taglie curvy, dove ogni vestito viene cucito su misura, rispettando le forme di ogni cliente. Grazie alla collaborazione con l’atelier marchigiano, sono riuscita anche ad avere un abito su misura per la laurea. Cosa che non era così scontata". Ha mai pensato di volere avere un fisico diverso? "Ho molte amiche e conoscenti magroline, ma quando le accompagno per negozi vedo che ognuna ha le sue difficoltà o vede i propri difetti. Sono sempre stata molto timida, non mi piacevano le foto, ma partecipando al concorso sono riuscita a superare ansie e paure. Mettersi in gioco è stata una bella soddisfazione e mi ha insegnato ad accettarmi. Poi anche io cerco di stare attenta all’alimentazione e faccio molto sport". Che cosa consiglierebbe alle ragazze per fare questo passaggio di consapevolezza? "Ognuno deve farlo dentro di sé, ma non bisogna basarsi sul giudizio degli altri o sui commenti fatti da persone, che spesso nemmeno conosciamo sui social. Purtroppo, nel mondo di oggi ci sono persone che non abbiamo mai visto che hanno il grande potere di condizionarci, invece essere se stessi, sorvolare sui commenti e andare avanti è la cosa più importante". Nel suo futuro vede la moda? "Mi sono laureata il 25 novembre: sogno di fare l’infermiera, ma mi piacerebbe continuare anche nel campo della moda".