"Giustozzi diffamato". Ridotta la multa per la funzionaria di Unimc

Il pm aveva chiesto l’assoluzione. Risarcimento da 100 euro

Pena ridotta per una funzionaria dell’università, denunciata per diffamazione dal direttore generale Mauro Giustozzi. Ma dopo la sentenza in appello, i suoi avvocati annunciano il ricorso in Cassazione. Imputata è Giorgia Canella, funzionaria dell’area didattica-orientamento-servizi. Nell’aprile 2019, inviò una lettera a tre dirigenti, al rettore Adornato e al direttore Giustozzi, per contestare una comunicazione ricevuta da quest’ultimo: "E per tanto – aveva scritto Canella – risulta incomprensibile il contenuto e il tono della sua comunicazione, del tutto in linea, spiace dire, con la condotta e le azioni perpetrate a mio danno dalla sua persona nell’ultimo periodo". Il direttore generale querelò subito la funzionaria, e alla fine del processo il giudice di pace la condannò a una multa di 800 euro, e a risarcire con 200 euro Giustozzi, parte civile con l’avvocato Vando Scheggia. Ma per l’imputata, gli avvocati Olindo Dionisi e Fabio Tiranti hanno fatto appello per due motivi: per prima cosa, la querela era stata presentata da Giustozzi via pec senza firma autenticata, e dunque sarebbe nulla; inoltre, le frasi di Canella non sarebbero in alcun modo offensive o diffamatorie. Ieri, in tribunale, anche il pm Stefano Lanari ha condiviso l’appello dell’imputata chiedendone l’assoluzione. Invece il giudice Marika Vecchiarino ha confermato la condanna, riducendo però la multa a 200 euro, e il risarcimento a 100 euro. Gli avvocati Dionisi e Tiranti annunciano però da subito il ricorso in Cassazione.