I dossier sul tavolo Dai precari al Pnrr, i sindacati presentano il conto alla dg Corsi

Le prime richieste alla direttrice generale all’indomani della nomina "La priorità è risolvere il problema del personale, a partire dai contratti in scadenza, altrimenti sarà difficile garantire i servizi negli ospedali".

I dossier sul tavolo  Dai precari al Pnrr,  i sindacati presentano  il conto alla dg Corsi

I dossier sul tavolo Dai precari al Pnrr, i sindacati presentano il conto alla dg Corsi

di Franco Veroli

Con la nomina di Daniela Corsi a direttrice generale, l’Azienda sanitaria territoriale di Macerata (Ast) entra nella pienezza delle sue funzioni. Gestirla non è uno scherzo, visto che stiamo parlando di un’azienda con un budget di 567 milioni e quasi 3.500 dipendenti, a cui fanno capo, tra l’altro, quattro ospedali, due case di cura private accreditate, 72 strutture territoriali a gestione diretta e 81 convenzionate. I sindacati, però, evidenziano come – ormai – non ci siano più alibi: ora bisogna risolvere i problemi.

"Sono tante le questioni aperte. La prima, la più urgente, riguarda i precari, circa 1.500 tra tutte le Ast, una buona parte dei quali con contratto in scadenza. Proprio di questo parleremo con la Regione, che ci ha convocato per il prossimo 16 giugno", sottolinea Luca Talevi, segretario regionale facente funzioni della Fp Cisl. Nella Ast di Macerata, in particolare, il 30 giugno scadono ben 148 contratti (un terzo dei quali infermieri). "Bisogna stabilizzare i precari, e laddove questo non fosse ancora possibile è necessario prorogare ulteriormente i contratti: se non lo si fa è molto concreto il rischio che non venga garantita l’erogazione delle prestazioni". Secondo Talevi, poi, bisogna fare chiarezza sulla sanità di prossimità. "Si parla tanto di territorio, di Case della salute e Case della comunità, finanziate con fondi del Pnrr. È necessaria, però, una seria programmazione: quali servizi mettiamo in queste strutture? Con quali modalità? E, soprattutto, con quale personale, visto che quello in servizio è insufficiente anche per le strutture già esistenti?".

"La priorità è risolvere immediatamente il problema del personale precario, a partire dai contratti in scadenza a fine giugno, altrimenti sarà difficile garantire l’erogazione di servizi e prestazioni", gli fa eco John Palmieri, segretario generale della Fp Cgil di Macerata. "E, poi – prosegue – è necessario superare i ritardi dovuti alla transizione legata al passaggio dalla vecchia alla nuova organizzazione. È urgente costruire un tavolo di contrattazione per una sanità pubblica che sia in grado di rispondere alla domanda di salute dei cittadini, a partire dalla riduzione delle liste di attesa, evitando che si debba essere costretti a ricorrere al privato". In questo contesto si inserisce anche la "discussione sul contratto integrativo per riconoscere al personale quanto dovuto, e anche il percorso sulla mobilità interna ferma al 2018". "Siamo in ritardo anche sul piano di emergenza – conclude Palmieri – che doveva essere perfezionato ad inizio anno".

Anche Marcello Evangelista, segretario generale Uil Fpl Marche, batte sul tasto del personale. "Subito bisogna prorogare i contratti in scadenza e stabilizzare i precari, anche perché all’orizzonte c’è il periodo estivo e i lavoratori della sanità hanno il sacrosanto di andare in ferie, visto che molti negli ultimi tre anni non hanno potuto farlo". Secondo Evangelista, però, che apprezza le modalità di nomina dei nuovi direttori, non si può continuare a mettere toppe. "È necessario che le Ast facciano quanto prima un concorso per assumere a tempo indeterminato infermieri e operatori socio sanitario coprendo le attuali carenze, e potendo così disporre di una graduatoria da cui attingere".