
di Barbara Palombi
Ci siamo, iniziano le feste pasquali e nei ristoranti della città fervono i preparativi per il grande pranzo di domenica che riunirà intere famiglie a tavola, pronte a trascorrere la giornata assaggiando i piatti tipici. Tradizione e innovazione si affiancano nei vari menù proposti.
"Appena abbiamo proposto il menù sono arrivate in breve tempo 18 prenotazioni – racconta Miguel Angel Vasquez Dumcomb, titolare del ristorante Bon Appetit –, è stato un trend più che positivo. Quest’anno abbiamo deciso di proporlo in anticipo e nell’ultima settimana le chiamate sono raddoppiate, abbiamo soltanto qualche posto disponibile che però è in attesa di essere confermato ed è stato un ottimo risultato".
"Sicuramente, passati i tempi bui della pandemia, i clienti hanno voglia di normalità assaporando una festa che accomuna la buona tavola ai sapori autentici della nostra tradizione – spiega Elio Vincenzetti, titolare della trattoria Da Rosa –. La tendenza per questa giornata è ottima
e anche per il giorno di Pasquetta le prenotazioni stanno andando bene". Tra i piatti proposti immancabile l’agnello, i vincisgrassi e tra gli antipasti, la pizza di formaggio o crescia e la frittata con la mentuccia.
"Per Pasqua abbiamo già il locale pieno da qualche giorno – prosegue Roberta Pierucci, titolare della braceria Da Tiffany –, siamo tornati finalmente alla normalità e il lavoro non manca, le spese penalizzano il nostro settore e abbiamo attraversato dei periodi davvero complicati in cui tutti abbiamo fatto dei sacrifici ma, il nostro impegno viene ripagato dai clienti che, ogni giorno ci scelgono e questa per noi è la vittoria più grande".
"Le previsioni positive per il ponte pasquale sono state rispettate – sottolinea Andrea Orazi del ristorante Il Quartino –, siamo in pieno centro storico e durante le feste è sempre molto affollato, complici anche le belle giornate primaverili. Abbiamo ricevuto molte prenotazioni e siamo quasi al completo".
"Abbiamo il locale pieno per il pranzo di Pasqua – dichiara Letizia Carducci, dell’Osteria dei Fiori –, le persone hanno ritrovato la voglia di stare insieme senza timori e questo, sicuramente fa la differenza. Nel nostro menù c’è innanzitutto la tradizione, con portate come l’agnello e i ravioli che sono tra i più gettonati anche se, non mancheranno piatti più ricercati".
Soddisfatto anche Vincenzo Flaiani del ristorante Vere Italie, che conclude affermando: "Le prenotazioni sono arrivate per tempo e già da una settimana abbiamo raggiunto il sold out. Il nostro settore in questi ultimi tre anni ha attraversato un periodo molto complicato e di grandi incertezze ed ora bisogna andare avanti con entusiasmo".