Il viaggio di Ciufoli insieme a certi ’Tipi’

Monologhi, poesie e canzoni nello spettacolo a Penna San Giovanni che apre la seconda edizione della rassegna ’Festival Storie’

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di Lucia Gentili

Un recital comico-antropologico, con una carrellata di tipologie umane e un occhio di indagine ironico sul linguaggio del corpo. E’ "Tipi" con Roberto Ciufoli (che firma anche la regia), in scena questa sera alle ore 21.30 al teatro comunale di Penna San Giovanni per l’avvio della seconda edizione del Festival Storie.

Ciufoli accompagnerà il pubblico in un viaggio che spazia dallo sportivo all’indeciso ("scomodando in questo caso Shakespeare" dice lui), dal pigro all’eroe, dall’ubriaco all’ansioso finendo con l’innamorato e i suoi diversi stati d’animo, mostrando come una particolare caratteristica psicologica condizioni un atteggiamento fisico. "Il corpo non mente", dice il protagonista. Monologhi, poesie, sketch, canzoni, e pure qualche chiacchierata con il pubblico, per un multi one man show.

Ciufoli, chi sono i "Tipi"?

"Gli archetipi dell’essere umano. Ad ogni personaggio corrisponde un carattere, un atteggiamento del fisico e del corpo condizionato dalla personalità. Nello spettacolo si ride di noi, siamo tutti un po’ tutti i "tipi". Gioco sull’interpretazione con un’indagine ironica sul linguaggio del corpo. Ho avuto una formazione da sportivo, studiando all’Isef scienze motorie, quindi parto da questo "tipo". L’intimo arriva a condizionare l’atteggiamento fisico".

Festeggia 41 anni di carriera, avendo iniziato nell’aprile 1981 con l’Allegra Brigata. Che percorso è stato?

"Sono stati tutti anni bellissimi, perché ho la fortuna di fare quello che amo e già questo mi gratifica. Le cose in questo lungo tragitto sono cambiate e, nell’ultimo periodo, è cambiato pure il mondo. E’ diversa la percezione dell’approccio alla vita e al futuro; prima si viveva in maniera più leggera, si guardava al futuro come a buone novità. Ora c’è una grande incertezza. Inoltre, piano piano l’arte e lo spettacolo dal vivo sono state sottovalutate, trascurate dalle istituzioni pubbliche. Ma il pubblico no, ha bisogno di arte e l’ha dimostrato anche sotto pandemia".

Siamo tornati alla normalità?

"Non ancora, la ferita è aperta e siamo noi stessi, dopo essere stati chiusi per tanto tempo in casa, come ai domiciliari. Non funziona come un interruttore la ripresa, non è immediata, sarà graduale, ci vuole tempo. Lancio un appello a muoversi, uscire, per qualunque spettacolo: è un momento di aggregazione irrinunciabile. Ho sofferto la definizione "distanziamento sociale".

Progetti in cantiere?

"Oltre a girare per il tour di ’Tipi’ e de ’Il Test’, in estate porterò al Festival teatrale di Borgio Verezzi (Savona) un nuovo spettacolo, debutterà ’Il sequestro’. All’orizzonte, quindi, c’è teatro".

Info e prenotazioni Magliano di Tenna - Ricevitoria tabaccheria B&B (0734.632800) e Servigliano – Marche Eventi (0734.710026).