In duecento alla festa abusiva nel campo volo

Segnalazione di un agente della questura e dei residenti. I carabinieri identificano gli organizzatori e indagano sulla vendita dei biglietti

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Una festa non autorizzata, con circa duecento giovanissimi, nel campo volo di Villa Musone a Recanati. Ma i carabinieri, avvisati dai residenti, hanno spento la musica e avviato le indagini per individuare i responsabili.

L’episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Nello spazio usato come pista per i piccoli velivoli, si erano dati appuntamento i ragazzi della zona tra Recanati, Porto Recanati e Loreto. Gli organizzatori, ventenni o poco più e tutti anche loro di quelle parti, avevano predisposto e venduto i biglietti per l’ingresso al campo volo, attrezzato con luci, deejay e casse per ballare fino a tardi. Ma la musica e il traffico di auto e persone a notte fonda in quella zona hanno insospettito i residenti, tra cui un agente della questura di Ancona: sono partite le chiamate al 112, e la centrale operativa di Civitanova ha subito mandato una pattuglia a controllare. I militari hanno verificato che, in effetti, al campo volo era in atto una festa con circa duecento partecipanti. A quanto sembra però il party non aveva l’autorizzazione della questura, né quella dei vigili del fuoco, necessarie anche per garantire che il luogo sia sicuro per accogliere un numero elevato di persone: ai carabinieri che chiedevano conto di questo, gli organizzatori si sarebbero limitati a rispondere che non avevano idea del fatto che fossero necessari tutti questi documenti. I carabinieri dunque hanno subito spento la musica e rimandato tutti a casa, e i ragazzi si sono allontanati in ordine senza rimostranze di alcun genere: la festa era finita.

Ora però sono in corso le indagini. I carabinieri sul posto hanno identificato gli organizzatori, e ora dovranno capire che accordi avessero preso con i gestori e titolari di quell’area, dove sono tenuti negli hangar anche i velivoli. Episodi come questi infatti sono sanzionati dal reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o intrattenimento, e i responsabili ora rischiano la denuncia. Sono in corso gli accertamenti anche in base a quanto previsto e consentito dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Paola Pagnanelli