REDAZIONE MACERATA

In provincia buste paga più leggere. Crescita inferiore alla media nazionale

Tra il 2022 e il 2023 l’incremento è stato del 2,9% contro il 3,5 dell’Italia

Tra il 2022 e il 2023 l’incremento è stato del 2,9% contro il 3,5 dell’Italia

Tra il 2022 e il 2023 l’incremento è stato del 2,9% contro il 3,5 dell’Italia

Le buste paga dei dipendenti delle aziende della provincia di Macerata crescono ad un ritmo inferiore alla media nazionale. Tra il 2022 e il 2023, infatti, le retribuzioni dei lavoratori dipendenti maceratesi sono aumentate del 2,9% al di sotto della media nazionale che è stata, invece, pari del 3,5%. Complessivamente le retribuzioni annue dei lavoratori dipendenti della provincia di Macerata sono pari a 1.830 milioni di euro e vengono pagate dai datori di lavoro a 91.879 persone. Di conseguenza la retribuzione media mensile è pari a 1.532 euro. Nelle Marche la retribuzione media dei lavoratori dipendenti è pari a 1.612 euro superiore alla situazione rilevata a Macerata e nel contempo nella nostra regione l’incremento delle bute paga tra il 2023 e il 2022 è stata superiore alla realtà provinciale attestandosi a +3,5%. Per questo mese di dicembre, ovviamente, lo spread riguarda anche la tredicesima mensilità che viene pagata proprio in questi giorni. E sebbene le gabbie salariali siano state abolite nel 1972, oltre 50 anni di applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro non ha mitigato le marcate differenze retributive tra le regioni italiane, anche se l’obbiettivo, in linea di massima, è stato raggiunto solo a livello intra-settoriale.

A livello nazionale, l’area geografica con gli stipendi medi più alti è Milano: nel capoluogo regionale lombardo la retribuzione mensile media nel 2023 è stata di 2.642 euro. Seguono i dipendenti privati di Monza-Brianza con 2.218 euro e i lavoratori delle province ubicate lungo la via Emilia. Ovvero, Parma con una busta paga lorda di 2.144 euro, Modena con 2.129 euro, Bologna con 2.123 euro e Reggio Emilia con 2.072 euro. Nella graduatoria nazionale che include 107 province, la prima realtà geografica del Mezzogiorno è Chieti che occupa il 55° posto con una retribuzione mensile media di 1.598 euro. Maglia nera a livello nazionale è Vibo Valentia, dove i dipendenti occupati in questo territorio percepiscono uno stipendio mensile medio di soli 1.030 euro. Lo studio condotto dalla Cgia evidenzia che a dicembre verranno erogate dalle aziende anche le tredicesime.

Vittorio Bellagamba