In scena la storia di Filottete, tra dei, umani e problemi d’oggi

Al Teatro Piermarini di Matelica, stasera si terrà lo spettacolo “Immaginare Filottete, tra dei, eroi ed esseri umani” a cura dei ragazzi del Liceo Stelluti di Fabriano. La storia rivisitata mette in luce i temi dell'abbandono e dell'accoglienza, con una moderna interpretazione del mito di Filottete.

Andrà in scena stasera al Teatro Piermarini lo spettacolo “Immaginare Filottete, tra dei, eroi ed esseri umani“, a cura dei ragazzi del Liceo classico Stelluti di Fabriano, nell’ambito dell’apertura del progetto culturale CurEduCare nell’anima e nel corpo, convegno diocesano a cura dell’ufficio per la Pastorale della salute, con relatori provenienti da Roma, Pisa, Bergamo e Fabriano.

Lo spettacolo sarà completamente gestito da ragazzi delle classi quarta e quinta, con interpreti Giorgia Latini, Aurora Armezzani, Bernardo Barberis, illustrazioni di Matilde Giovannini e Gaia Farneti, regìa di Anna Sbaff e direzione artistica delle docenti Luigia Lombardi e Nicoletta Rosetti. Al centro della storia la vicenda di Filottete, che parte con i greci alla volta di Troia, ma viene abbandonato su un’isola deserta, dove la flotta approda e viene morso da una vipera, mandando in cancrena una gamba. La regista e maturanda Anna Sbaffi ha immaginato un Filottete in chiave moderna, abbandonato in una Rsa, dove, dopo 10 anni, viene recuperato da Odisseo e Neottolemo, per poter far cadere Troia. La vicenda, riscritta dagli studenti dello Stelluti, mette in luce i problemi dell’abbandono e dell’accoglienza.

m. p.