REDAZIONE MACERATA

Insulti razzisti ai camerieri: "Abbiamo cacciato i clienti"

Il racconto delle sorelle Fronzi del ristorante "Il Vecchio Molino" "Erano quattro uomini sulla trentina. È assurdo, non deve succedere più".

Le sorelle Serena e Silvia Fronzi: «Siamo rimaste incredule»

Le sorelle Serena e Silvia Fronzi: «Siamo rimaste incredule»

Un brutto episodio, quello raccontato dalle sorelle Fronzi, Serena e Silvia, rispettivamente collaboratrice e titolare del ristorante "Il Vecchio Molino" a Pieve Torina, a Piè di Casavecchia. Insulti razzisti a due giovani camerieri di origini africane, saluto romano e frasi inneggianti al Duce, nel mirino. "È successo domenica – spiega Serena, che lavorava in sala –. Già durante il pranzo, da un tavolo composto da quattro uomini sulla trentina, arrivavano battutine fastidiose. E urlavano". Fin qui frasi più rivolte alle donne, che però non avrebbero oltrepassato il limite. "Dopo il pranzo, invece, la situazione è degenerata, in particolare da parte di uno dei quattro – aggiunge –. Sebbene in un primo momento, con i due camerieri, avessero iniziato a parlare di calcio e Play Station, ad un certo punto uno di loro ha detto una frase del tipo: "Noi siamo italiani, questi andrebbero messi sui campi di concentramento". E ancora, "Negro di m.", Poi più di uno ha detto "Duce, Duce, Duce" col saluto fascista. Una cosa assurda, per i valori della mia famiglia. Nonno era un antifascista convinto, come noi tutti. I camerieri sono rimasti sempre in silenzio. Noi ovviamente abbiamo cacciato via i quattro. Io ho fatto un post innanzitutto per segnalare quanto accaduto e sensibilizzare. È la prima volta che capita una cosa del genere e siamo rimasti increduli che al giorno d’oggi ci siano ancora comportamenti come questo. Non deve accadere mai più, a nessuno".

"I due camerieri, di 19 e 20 anni, sono bravissimi, lavorano bene, tutti i clienti si complimentano per i loro modi – aggiunge la titolare, Silvia, che quando è accaduto l’episodio si trovava in cucina –. Sono sempre rispettosi e non meritano assolutamente una cosa del genere, nessuno lo merita. Hanno molta autoironia, sono intelligenti. Da un paio d’anni sono con noi, ci danno una mano soprattutto nei fine settimana e d’estate. È difficile trovare personale, ed è ancora più difficile trovare ragazzi come loro che si danno da fare. Quindi rischiare di perderli per persone così sarebbe una grande perdita".

Lucia Gentili