Istituto comprensivo Mestica di Cingoli

Le parole della dirigente scolastica Tarascio: "È un complice chi non agisce dopo simili episodi"

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"Il bullismo nella preadolescenza e l’importanza dello sport e delle attività ludico-motorie": è il titolo di un incontro organizzato a Villa Strada di Cingoli dalla Polisportiva Victoria, con il patrocinio di Comune, Coni e Istituto comprensivo "Mestica". In rappresentanza del Consiglio comunale dei ragazzi è intervenuta la sindaca Vanessa David, presenti in sala il vice sindaco Mattia Mascioni e l’assessore allo sport Corrado Carotti. Dopo l’introduzione di Giorgio Giorgi, presidente onorario della Polisportiva, hanno parlato il sindaco Michele Vittori, la dirigente scolastica Emanuela Tarascio, l’avvocato Lorenzo Cignali (su "Profili giuridici e responsabilità in materia"), Massimo Mari, direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asur 2 (su "Lo sport, i compagni, le famiglie") e l’avvocato Martina Coppari, assessore ai Servizi sociali del Comune di Cingoli. Il testimonial del progetto, Juan Luca Sacchi, arbitro maceratese di serie A di calcio, non è potuto essere presente per il raduno di fine stagione, ma ha voluto inviare un videomessaggio ai partecipanti per far capire a genitori e bambini quanto sia importante lo sport per contrastare fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo. Poi ha aggiunto: "Chi è portatore di valori sani e ha tanta volontà riesce a inseguire i sogni anche nello sport".

La dirigente scolastica Emanuela Tarascio ha delineato il concetto di bullismo, sottolineando l’importanza della prevenzione, che passa attraverso l’accettazione dell’altro, e ha messo in evidenza il ruolo fondamentale esercitato da famiglie, scuola e associazioni sportive, la cui collaborazione è indispensabile. Quindi, ha rimarcato alcuni aspetti legati al bullo, alla vittima e agli ‘spettatori’: "Occore smontare il bullo togliendogli il palcoscenico – ha detto la dirigente scolastica – ed è necessario creare un clima che permetta alla vittima di aprirsi. Gli ‘spettatori’ hanno un ruolo decisivo, non possono rimanere indifferenti perché altrimenti diventano complici del bullo". Per quanto riguarda il cyberbullismo ci troviamo davanti a un problema peggiore, perché il bullo agisce spesso nell’anonimato nascondendosi dietro a uno schermo: sono i cosiddetti "leoni da tastiera". In ogni caso il ruolo dello sport è molto importante perché gli sportivi possono essere un buon esempio, uno stimolo positivo per aiutare soprattutto le vittime. Per questo motivo l’ambiente che si trova in una palestra o in un campo sportivo deve essere un ambiente sereno, sincero e leale. Insomma, un’ottima valvola di sfogo per scaricare quelle tensioni che altrimenti esploderebbero in cattivi atteggiamenti.

Vanessa David

e Mattia Mascioni 2ª C