La ginnastica in aiuto delle atlete ucraine "La mia coach ha aperto le porte della palestra"

Guardando le gare di ginnastica aerobica ho notato che non avrebbero partecipato nessuna russa e ucraina. La guerra ha rovinato tutto e tanti innocenti stanno soffrendo. Immagino atlete, come me, scoprire che non ci saranno allenamenti, non preparare la borsa con le scarpette ma una valigia per scappare. Immagino anche le atlete russe, allenarsi per una gara e scoprire che, per la guerra che magari neanche hanno voluto, non possono partecipare. Cosa potrei fare io? Trovo nella pagina della Federginnastica la storia di una ragazza ucraina, un’atleta della ritmica, che con l’aiuto di allenatrici italiane è riuscita a scappare, varcando a piedi i confini e trovando un posto in cui stare qui in Italia. Ciò mi ha colpito di più, è che è stata accolta in una società della ginnastica riuscendo nonostante tutto a continuare il suo sport. Così ho pensato che anche da noi si sarebbero potute accogliere ed aiutare delle persone, bambine ucraine. Ne ho parlato con la mia allenatrice che è stata felice della mia proposta. I suoi ex allenatori sono ucraini, così lei ha offerto un posto nel nostro gruppo a degli ucraini.

Margherita Paolucci II A