SEBASTIANO VEROLI
Cronaca

La giornata del donatore di sangue: "Saldo positivo per la raccolta, ma si fatica a rimpiazzare i veterani"

Cantori (Trasfusionale): difficile garantire il ricambio generazionale rispetto ai 65enni e 70enni in uscita

Isabella Cantori, direttrice del Centro trasfusionale, fa il punto in occasione della Giornata del donatore di sangue

Isabella Cantori, direttrice del Centro trasfusionale, fa il punto in occasione della Giornata del donatore di sangue

"Siamo sempre riusciti – e riusciamo – a garantire la disponibilità di sangue necessario, soprattutto grazie al fatto che nella nostra realtà la raccolta è mista, caso unico nelle Marche, nel senso che è effettuata dai Servizi trasfusionali dell’Ast e dall’Avis che con quest’ultima ha una specifica convenzione". Nel giorno della Giornata mondiale del donatore di sangue, Isabella Cantori, direttrice del Trasfusionale di Macerata, anche con un pizzico di orgoglio legato ad una straordinaria azione di squadra, sottolinea così la situazione del nostro territorio. "A livello regionale c’è un lieve calo nella raccolta totale, mentre nella nostra Ast la realtà è complessivamente migliore. Nei primi cinque mesi di quest’anno la raccolta, sangue intero e plasma, è lievemente diminuita nei Centri trasfusionali: da 4.129 sacche a 3.890 a Macerata e da 3.458 a 3.294 a Civitanova. Nello stesso tempo, però, quelle raccolte dall’Avis sono passate da 942 a 1.450, 508 in più, quindi il saldo totale è positivo di un centinaio di unità.

"Questo perché abbiamo puntato ad implementare la raccolta sul territorio, senza costringere i donatori a venire in ospedale", specifica Cantori. In questo contesto, per quel che riguarda il sangue intero siamo autosufficienti, non per quel che riguarda il plasma, le cui donazioni sono in aumento ma ancora inadeguate rispetto al bisogno, in continua crescita in relazione ai farmaci plasmaderivati. D’altro canto le Marche, e in esse la provincia di Macerata, sono una delle regioni più virtuose d’Italia. "Per quel che riguarda il plasma siamo al secondo posto, dietro al Friuli Venezia Giulia", sottolinea la Cantori, che mette sotto la lente un problema sempre più evidente. "Si fa difficoltà a rimpiazzare i donatori 65enni o 70enni in uscita, non è facile garantire il ricambio generazionale. Pesano anche altri fattori, ma anche in questo caso si cominciano a sentire gli effetti della denatalità, visto che i giovani sono sempre di meno". Di sangue, invece, c’è sempre bisogno, visto che parliamo di un salvavita fondamentale. "Quotidianamente capitano situazioni ordinarie – sottolinea la direttrice – ma non mancano quelle più complesse. Non molto tempo fa abbiamo dovuto fronteggiare una emorragia post partum, situazione che richiede anche dieci sacche di sangue, quantità importanti. Più recentemente abbiamo avuto tre pazienti con sangue del gruppo 0 negativo, piuttosto raro, ma siamo riusciti a coprire le necessità grazie alla rete regionale". È questo l’altro fattore di forza: tutti i Trasfusionali sono interconnessi e possono interagire on line in tempo reale, in modo che eventuali temporanee carenze possano essere reciprocamente compensate. Ufficialmente l’estate arriverà il 21 giugno, ma il caldo di questi giorni ne costituisce un evidente anticipo: ferma restando la richiesta di sangue legata a pazienti con gravi patologie, in questo periodo questa aumenta soprattutto per affrontare le situazioni di soggetti che hanno subito traumi, in particolare a causa di incidenti stradali, più frequenti in questo periodo, specie quelli motociclistici. Di qui l’invito che è stato fatto più volte di recarsi a donare prima di godersi le ferie. "Grazie al supporto dell’Avis non sono pochi quelli che lo fanno".

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