La Polizia è salita in cattedra nella nostra scuola "Guai ad affrontare da soli i pericoli del web"

È stato suggerito di aprirsi ai genitori e ai docenti. Sconsigliato agli under 14. l’uso dei social.

Sabato 11 febbraio abbiamo affrontato con la Polizia il tema del bullismo, del cyberbullismo e dei rischi legati all’utilizzo del cellulare e dei social. Il comandante, che ha condotto e coordinato l’iniziativa, ci ha rivolto subito delle domande sul possesso del cellulare e sul tempo di utilizzo. Molti di noi sono intervenuti ammettendo che trascorrono la maggior parte del tempo libero utilizzando il cellulare. E’ emerso un dato allarmante e che ci ha sorpresi: ben tre ore quotidiane tolte allo sport, alle amicizie e al gioco.

Da questo punto, i poliziotti hanno iniziato ad approfondire il tema del bullismo e cyberbullismo per conoscere cosa realmente ne sapessimo. Di fronte a certi esempi, il comandante ci ha parlato dell’importanza dell’intervento degli adulti per affrontare in modo corretto le situazioni che si possono presentare e non vergognarsi di aprirsi con i genitori e con i docenti. Per rafforzare il concetto, la Polizia ci ha mostrato una serie di video sul tema per farci riflettere sulle nostre azioni spesso inconsapevolmente scorrette.

Tra gli aspetti che ci hanno impressionato di più c’è il fatto che se pubblichiamo una foto o un post sui social, anche dopo l’eliminazione, rimarranno per sempre in rete. La polizia ci ha consigliato di evitare l’uso dei social sotto i 14 anni e ha sottolineato che la responsabilità del nostro utilizzo è a carico dei genitori. In rete ci sono molti pericoli e abbiamo imparato che non bisogna affrontarli da soli. Questo incontro ci ha arricchiti e rafforzati per superare al meglio le nostre paure, i nostri dubbi e avere nuove speranze.

Classe Iª C