
Il colloquio con Isabella Fusiello: città sicura e ben amministrata, ma lo spaccio è in espansione "Più ci facciamo vedere nelle strade con le pattuglie, più i cittadini avranno fiducia nelle istituzioni. Cantieri post sisma: accertata la presenza di soggetti legati alla criminalità organizzata campana".
Puntare sulla prevenzione, ma intervenire dove necessario con gli strumenti a disposizione. Dalla violenza di genere ai cantieri della ricostruzione, dalla sicurezza stradale alla lotta contro il consumo di stupefacenti, segue questa linea operativa l’impegno del prefetto Isabella Fusiello, arrivata 13 mesi fa in città dalla questura di Bologna. "Non conoscevo affatto questa provincia, e ne ho scoperto la bellezza. I borghi in particolare andrebbero rivitalizzati, perché possano essere oggetto di turismo da parte di stranieri visto che poi molte altre città sono prese d’assalto. L’impressione che ho avuto qui è di una città ben amministrata. Le forze dell’ordine ogni giorno fanno un lavoro di controllo e prevenzione. Da ex questore, credo molto nella prevenzione, più siamo sul territorio con le pattuglie più i cittadini hanno fiducia nelle istituzioni. Su questo ho insistito con polizia, carabinieri e guardia di finanza, e anche con la polizia locale che collabora molto. Come pure c’è collaborazione con gli enti locali. Con il sindaco Parcaroli c’è sempre grande partecipazione per ogni problema, e in caso di criticità si cerca una soluzione".
SOS DROGA
Tra le criticità c’è sempre quella legata agli stupefacenti. Nel 2023 ci sono state 13 patenti sospese per guida sotto l’effetto di stupefacenti, nel 2024 siamo saliti a 29 patenti sospese. Quanto alle segnalazioni per l’uso personale di sostanze, ce ne sono state 269 nel 2023 e 302 l’anno scorso. I dati – precisa la prefettura – dipendono anche da quanti controlli mirati si fanno. "Ma il fenomeno è in espansione – conferma il prefetto –. L’uso di stupefacenti non è solo un problema di polizia, ma è un problema culturale, di disagio sociale, servono altre iniziative per contrastrarlo. Purtroppo sempre più giovani e giovanissimi, diciamo dai 15 anni in su, fanno uso di sostanze. Bisogna chiedersi cosa è venuto a mancare, cosa non va, famiglie e scuole vanno coinvolte nei progetti perché sono i primi sensori del disagio. Le forze dell’ordine intervengono con le indagini contro il traffico di stupefacenti, tra cui tra l’altro oggi ci sono sostanze sintetiche molto molto pericolose". Tra queste ad esempio il Fentanyl, mai sequestrato finora in provincia, ma era stato usato da un uomo che, a settembre, ha tentato di uccidere i genitori a Gagliole.
SICUREZZA E STRANIERI
"A Macerata però va detto che non ci sono ghetti o piazze inavvicinabili per i cittadini. La città è ordinata e anche a tarda ora si può girare sentendosi al sicuro. Non ci sono infatti denunce per borseggi o per violenze avvenute in strada". Su questo, c’è stato un netto cambiamento dopo il 2018, quando l’omicidio di Pamela Mastropietro e poi la strage razzista di Luca Traini portarono a una stretta in città, in particolare sui progetti di accoglienza agli immigrati, indicati come causa di quel cataclisma che si abbatté sulla città. All’epoca tutti i progetti di accoglienza furono chiusi. Solo da qualche tempo si è ripartiti con i centri di accoglienza straordinaria. Attualmente in provincia ci sono 537 richiedenti protezione internazionale, a cui si aggiungono 57 ucraini titolari di protezione temporanea.
"Contrariamente ad altri posti, qui la gestione degli immigrati è abbastanza ben fatta. Gli enti gestori dei progetti di accoglienza sono in grado di inserire molti immigrati nel lavoro, e su questo abbiamo anche firmato dei protocolli con le imprese edili e gli enti formatori, per far sì che chi arriva possa imparare un mestiere".
LA RICOSTRUZIONE
L’edilizia è stato un settore cruciale per questi progetti, anche per via dei numerosissimi cantieri della ricostruzione, da sempre monitorati dalla prefettura: il timore era che il grande afflusso di soldi potesse far gola alle organizzazioni criminali. "Da giugno a dicembre – conferma il prefetto Fusiello – sono stati fatti numerosi accessi nei cantieri della ricostruzione, accertando la presenza di soggetti legati alla criminalità organizzata campana. Per questo sono scattate le interdittive. In prefettura lavora il gruppo interforze antimafia, e tutti i dati confluiscono al Viminale, affinché il monitoraggio sia più completo e le interdittive meglio motivate. La ricostruzione è partita ed è importante per il benessere dei cittadini. Gli amministratori però devono anche mettere in atto politiche per far rivivere quelle zone, con attività commerciali e servizi come scuole, banche, uffici postali".
AUTOVELOX
La prefettura è intervenuta anche sulla questione autovelox, oggetto di molte polemiche. Ogni mese viene pubblicato sul sito il calendario dei controlli in superstrada, per evitare abusi. "Ci stiamo lavorando" conferma il prefetto, ribadendo l’importanza del rispetto delle regole.
VIOLENZA DI GENERE
Molta attenzione è dedicata anche alla violenza di genere, "fenomeno trasversale che riguarda tutte le categorie sociali. Ci sono tanti ammonimenti del questore, con o senza denuncia della vittima, e sono un sistema efficace: si convoca l’uomo in ufficio, lo si invita a tenersi alla larga dalla vittima informandolo delle conseguenze in caso di mancato rispetto dell’ammonimento. È un provvedimento che si ottiene in tre o quattro giorni". Il prefetto però rileva anche come il fenomeno sia radicato e diffuso "nonostante i nuovi reati e l’inasprimento delle pene: sono situazioni difficilissime. Amici e familiari devono intervenire quando ci sono tensioni, cosa che spesso non avviene magari perché si teme di inasprire una situazione. L’attenzione è sempre alla tutela delle donne, ma dobbiamo chiederci il perché di certi comportamenti. Questi soggetti spesso provengono da famiglie con esperienze di violenza. Ci vogliono risorse economiche e professionali per capire da cosa tragga origine questo fenomeno".
LE TRUFFE
Infine, la piaga delle truffe ai danni soprattutto degli anziani, "con forme sempre diverse, online, al telefono, alla porta, lo specchietto, il finto maresciallo. Stiamo studiando con il Comune una campagna informativa mirata, con un vademecum antitruffa da unire al pane o al latte, a un prodotto che arrivi nelle case di tutti, per mettere in guardia soprattutto chi è solo".