Macerata, ladri in canonica mentre il parroco celebra la Messa

Blitz alla Santa Madre di Dio: in due faccia a faccia con la perpetua

Il parroco derubato

Il parroco derubato

Macerata, 14 dicembre 2019 - Ladri in canonica mentre il parroco è impegnato a celebrare la messa. È successo giovedì della scorsa settimana nella parrocchia Santa Madre di Dio a Macerata. Per i due mariuoli il bottino si è rivelato deludente (appena 20 euro), ma per il sacerdote l’incursione è stata comunque una seccatura, visto che si è trovato con 300 euro di danni alla porta di casa.

I malviventi (due uomini, secondo le prime ricostruzioni) sono entrati in azione tra le 18.30 e le 19, quando il parroco, don Juan Carlos Munoz Caceres, era nella cappellina accanto all’appartamento per celebrare la messa feriale. Prima si sono intrufolati nella chiesa (la cui porta era aperta), poi attraverso le scale interne sono arrivati all’appartamento. Dopo aver forzato il portone, si sono fatti largo nella casa del parroco, alla ricerca di contanti. Hanno frugato nel giaccone del sacerdote, appoggiato sul divano, sfilando il portafogli da una tasca. Poi se la sono data a gambe, ignorando un computer e un orologio, e senza avventurarsi nelle altre stanze dell’appartamento. Don Munoz Caceres si è accorto del blitz solo dopo la conclusione della messa. «Per fortuna – racconta il parroco della Santa Madre di Dio –, sono riuscito a recuperare i documenti. Ho infatti trovato il portafogli dietro la chiesa, mancavano solo i 20 euro che c’erano all’interno».

Particolare curioso, la perpetua e un’altra parrocchiana si sono imbattute in quelli che con ogni probabilità erano i due ladri. La prima, infatti, è stata avvicinata da due sconosciuti, i quali le hanno chiesto a che ora sarebbe stata celebrata la messa. Una seconda donna, invece, ha incrociato due uomini sulle scale che conducono alla cappellina: la coppia l’ha anche salutata, prima di sparire nel nulla. Secondo le prime ricostruzioni, i due avrebbero rispettivamente circa trenta e cinquanta anni, e sarebbero italiani.

«Evidentemente – ragiona il parroco – si tratta di persone che conoscono questa realtà e che sapevano dove passare. Ci avevano studiati. Durante la messa, non abbiamo sentito rumori particolari, non ci siamo accorti di nulla. E non si sono accorti di nulla neanche sotto, in oratorio. Però poteva essere pericoloso: i ragazzi sono assistiti da adulti, ma salgono e scendono continuamente, avrebbero potuto incrociare quei due. Adesso, in ogni caso, durante la messa teniamo tutte le porte chiuse e ho rafforzato la serratura del portone di casa. Sto pensando anche di mettere un allarme». Il fatto è stato denunciato alla polizia.