"Le grandinate non hanno fatto danni. Ma le gelate rovinerebbero i raccolti"

Il presidente della Coldiretti di Macerata esprime preoccupazione per le temperature invernali anomale e la mancanza d'acqua, che minacciano i raccolti agricoli. La variabilità climatica impone adattamenti costanti.

"Le grandinate non hanno fatto danni. Ma le gelate rovinerebbero i raccolti"

"Le grandinate non hanno fatto danni. Ma le gelate rovinerebbero i raccolti"

"Una settimana fa tutti al mare, con temperature vicine a 30 gradi. Adesso tutti a sciare in montagna", scherza – ma non troppo – Francesco Fucili, presidente della Coldiretti di Macerata. "Fortunatamente – prosegue – la grandinata che giovedì si è abbattuta tra Belforte e Caldarola sembra non aver prodotto danni particolari. Ora, però, dobbiamo solo sperare che le temperature notturne non scendano sotto lo zero. Se rimaniamo anche sui 4/5 gradi riusciamo a cavarcela, altrimenti l’impatto sarà pesante". Il caldo della scorse settimane, infatti, aveva favorito un anticipo di germogli: colture orticole e vigneti, ma anche colture a pieno campo, come girasoli, erba medica e anche cereali. "Chiaro che adesso tutto serve meno che temperature eccessivamente basse, che potrebbero compromettere i raccolti. I problemi sono sempre gli stessi. A metà gennaio abbiamo avuto 18/19 gradi, un caldo insolito per quel periodo, poi c’è stata una drastica riduzione delle temperature. Le anomalie climatiche, ormai, non riguardano un periodo, ma tutto l’anno, e condizionano fortemente l’attività agricola". Persiste anche un altro problema: manca l’acqua. "Quelle di questi giorni – evidenzia Fucili – le possiamo considerare come piogge di soccorso, visto che fino ad ora questo inverno è stato persino più siccitoso di quello dell’anno scorso, ma sui terreni non ci sono scorte d’acqua, anche perché non è nevicato". Se, poi, l’acqua arriva a maggio e giugno, come accaduto nel 2023, gli effetti negativi sulle colture possono essere molto forti: l’anno passato ne pagarono il prezzo in particolare i vigneti, a causa della diffusione della peronospora, ma anche gli olivi. Insomma, un contesto nel quale si è costretti a navigare a vista, cercando di adattarsi a situazioni nuove, calate in un contesto generale di riscaldamento.

f. v.