Le idee di Strampelli ancora valide per vincere le carestie alimentari

A ottant’anni dalla morte convegno promosso dal Grande Oriente d’Italia

Migration

Domani, dalle ore 9.30 alle 13.30, il Lanciano Forum di Castelraimondo ospita l’incontro "Ad 80 anni dalla morte di Nazzareno Strampelli – L’uomo che ci insegnò e può ancora insegnarci a vincere le carestie alimentari: il sapere al servizio dell’umanità", promosso dal Grande Oriente d’Italia. Interverranno il consigliere regionale Renzo Marinelli, presidente I Commissione Regione Marche, il sindaco e presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli, il primo cittadino di Castelraimondo, Patrizio Leonelli. Modera Carlo Cambi, giornalista e scrittore.

Il convegno prevede la relazione introduttiva di Marco Scali, maestro venerabile R.L.: Evoluzione e Tradizione n.1196 – Oriente di Macerata; a seguire, la relazione della professoressa Elisabetta Torregiani dell’università degli studi di Camerino su "La scienza di Strampelli ai giorni nostri". E ancora, "Alla ricerca dei geni perduti per sfidare il futuro" con il profesore Pasquale De Vita del Cra-Cer Centro di ricerca per la cerealicoltura di Foggia. Il professore Roberto Lorenzetti, scrittore, già direttore degli Archivi di Stato di Rieti parlerà di "Strampelli: l’uomo e lo scienziato". Infine il professore Cambi parlerà de "Il costo della non autosufficienza alimentare". Le conclusioni spetteranno a Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani. "Sarà un omaggio a Strampelli – afferma Bisi -, massone, un nostro "fratello" che ha fatto del bene alla comunità grazie ai suoi studi nel mondo dell’agricoltura e del grano, conosciuto in tutto il mondo, fino in Cina. Una loggia, a Rieti, tra le 864 che abbiamo in Italia, è intitolata a Strampelli".

Strampelli, nato a Crispiero di Castelraimondo il 29 maggio 1866 e deceduto a Roma il 23 gennaio 1942, è stato un agronomo, genetista e politico italiano. Fu uno dei più importanti esperti italiani di genetica del tempo. I suoi sforzi lo condussero alla realizzazione di decine di varietà differenti di frumento, che egli denominò "Sementi Elette", alcune delle quali ancora coltivate fino agli anni ottanta del XX secolo e perfino nel XXI secolo, che consentirono, in Italia e nei Paesi che le impiegarono, incrementi delle rese medie per ettaro coltivato, con consistenti benefici sulla disponibilità alimentare delle popolazioni. "Le mie pubblicazioni – diceva lo stesso Strampelli -, quelle a cui tengo veramente, sono i miei grani". Al termine dell’incontro, accoglienza buffet e show cooking a cura dell’Istituto professionale Alberghiero "Girolamo Varnelli" di Cingoli.