Lionel Messi, cittadinanza onoraria: "I suoi avi erano di San Severino"

La ricerca di un cittadino nei registri dell’anagrafe ha permesso di svelare le origini del campione. In Consiglio comunale la proposta formale, l’assessore Paoloni: "Racconterò come ci siamo arrivati"

Lionel Messi, attaccante argentino di 34 anni, è la stella del Paris Saint-German

Lionel Messi, attaccante argentino di 34 anni, è la stella del Paris Saint-German

San Severino (Macerata), 22 marzo 2022 - Il Comune di San Severino conferirà la cittadinanza onoraria a Lionel Messi, 34 anni, calciatore argentino stella del Paris Saint-German, sette volte "Pallone d’oro". Perché? Sembra che per parte di madre le sue origini siano settempedane. Una lunga ricerca, durata diversi anni, ha portato a questa conclusione inaspettata e che rallegra la città, già terra natale di nomi importanti, non solo del calcio e dello sport in generale. Lo conferma l’assessore allo sport, Paolo Paoloni. "Perché conferiremo la cittadinanza a Leo Messi? Perché le sue origini derivano in parte dal nostro territorio – spiega l’assessore –. Si tratta del ramo familiare della mamma, ovvero della nonna materna. Ma non fatemi dire nulla prima del Consiglio comunale del 25 marzo. In quella sede racconterò come siamo arrivati a questa conclusione".

A fare la scoperta è stato un collega in pensione del consigliere di minoranza Francesco Borioni. Dai documenti a disposizione dell’ufficio anagrafe di San Severino, passando per quelli argentini, l’indagine già da oltre un paio di anni ha portato a individuare una discendenza da San Severino. Il Covid ha poi rallentato le ricerche, ma non le ha bloccate. Gli avi del ramo materno, quindi, sarebbero il collegamento: il cognome originario della nonna materna di Messi è Coccettini, che in effetti è un cognome settempedano, poi divenuto Cuccettini, probabilmente per un’errata trascrizione nei registri di emigrazione argentini. Sarebbe quindi un maceratese doc il fuoriclasse del calcio che oggi milita al Paris Saint-Germain. Dieci anni fa infatti, da una ricerca di Leandro Messi, di Recanati, fu accertato che pure un’altra parte delle sue radici era marchigiana, precisamente della città leopardiana.

In questo caso, il legame era col trisavolo Angelo Messi, nato nel 1866. Quest’ultimo decise infatti di lasciare l’Italia e di emigrare in Argentina per cercare un po’ di fortuna, come le migliaia di italiani che fecero parte delle ondate migratorie a cavallo tra diciannovesimo e ventesimo secolo. Una caratteristica, quella di essere italiano e marchigiano, a cui Messi tiene e non poco. Non a caso nel 2010, il papà Jorge si era recato nella città di Leopardi con l’intento di ottenere per il figlio la cittadinanza italiana. In questo modo avrebbe potuto ottenere lo status di cittadino europeo. Ma c’è di più: nel 2013, l’allora amministrazione di Recanati aveva persino inviato il certificato elettorale alla Pulce, così come a tutti gli iscritti all’anagrafe del Comune marchigiano, compresi quelli residenti all’estero. Per capire quindi di più delle radici settempedane di Messi non resta che attendere il 25 marzo. Il conferimento della cittadinanza onoraria è inserito nell’ordine del giorno. L’assise si riunirà in prima convocazione alle 18 e sarà possibile seguire i lavori del Consiglio comunale anche sul canale YouTube del Comune. In quella occasione, l’assessore Paolo Paoloni racconterà dell’iter che ha condotto a questa scoperta.