Nei guai per insolvenza fraudolenta, i carabinieri lo fermano e in casa gli trovano un pianoforte. E con l’intervento dei vigili del fuoco scattano le complesse operazioni di sequestro dello strumento.
La stazione dei carabinieri di Pollenza, l’altra notte, ha fermato per un controllo un’auto. A bordo c’ernao due persone, un soggetto già conosciuto in quanto pregiudicato e una ragazza disoccupata, già segnalata in passato dalle forze dell’ordine per uso personale di stupefacenti. Dagli accertamenti fatti al volo con la banca dati in dotazione all’Arma, è emerso che l’uomo risultava irreperibile da diversi mesi, ed era destinatario di due decreti di perquisizione, poiché già sottoposto a indagini nell’ambito di due procedimenti penali per il reato di insolvenza fraudolenta.
A quel punto, per cercare di ritardare le operazioni da parte della pattuglia nei suoi confronti, l’uomo prima ha detto di trovarsi in un forte stato di agitazione e ha chiesto l’intervento di un’ambulanza perché aveva bisogno di assistenza. Poi ha sostenuto di non avere con sé le chiavi della propria abitazione, e dunque di non poter aprire la porta.
I carabinieri allora hanno chiamato i vigili del fuoco, arrivati da Macerata, e così sono entrati in casa sua passando per una finestra. I militari hanno quindi provveduto a eseguire la perquisizione disposta dalla magistratura, trovando e sequestrando uno dei beni che erano da cercare: e precisamente un pianoforte.
Nel corso dei controlli, sono stati anche rinvenuti alcuni documenti di identità intestati ad altre persone, dei quali l’indagato non ha saputo spiegare il possesso, e dunque è stato denunciato anche per il reato di furto. Per il recupero dell’ingombrante strumento musicale, i vigili del fuoco hanno aperto il portone d’ingresso rimuovendo la serratura, senza procurare alcun danno alla struttura in legno. Poi per il successivo trasporto è stato chiesto l’intervento di una ditta, che si è assunta anche gli obblighi relativi alla custodia del bene sequestrato, in attesa di poterlo restituire ai proprietari. L’operazione è il risultato dei costanti controlli sul territorio messi in campo dai carabinieri della Compagnia di Macerata, allo scopo di prevenire, ed eventualmente reprimere, la commissione di reati.
Chiara Marinelli