L’opera c’è e si vede ma è una riproduzione

L’architetto Cristini: "Non mi sarei mai aspettato che venisse rimpiazzata da una copia, una sciatteria"

Migration

Il Pinturicchio della Pinacoteca di San Severino rimpiazzato da una stampa a grandezza naturale. L’architetto Luca Maria Cristini: "Una sciatteria". Fa ancora discutere il trasferimento della Madonna della Pace, opera del Pinturicchio conservata fino a mesi fa nelle stanze della Pinacoteca Tacchi Venturi e poi trasferita all’interno del Museo dell’Arte Recuperata dal sisma per volere della diocesi Camerino-San Severino, proprietaria dell’opera. L’amministrazione ha sostituito la Madonna della Pace originale con una riproduzione cartonata appoggiata al muro, con una spesa di 183 euro. Ed è proprio questo che fa discutere: "Abbiamo uno dei musei più importanti della regione per ricchezza di opere, fiore all’occhiello della nostra città – afferma l’architetto Cristini –. Una di queste è venuta recentemente a mancare, per le ragioni che tutti sanno ma mai mi sarei aspettato che venisse rimpiazzata con una copia stampata a grandezza naturale, visto che questa cosa va contro ogni principio della museologia. E poi, con che sciatteria – incalza –. Un foglio stampato, appeso con lo scotch al supporto della didascalia ora tolta, un’assolutamente impropria copia 1:1 su forex appoggiata a un leggio metallico tutta curvata. Siamo veramente messi male. Ora peraltro, andranno rifatti anche tutti i depliant della Pinacoteca dato che recano l’immagine della Madonna della Pace che non abbiamo più. Sono tutti da buttare perché sono fuorvianti, e chissà quanto costerà anche questo alle casse comunali".

g. g.