Luca Davide ai saluti dopo 7 anni "È ora di prendersi una pausa"

L’addio dello storico guardiano "Ricorderò tutte le battaglie, mi sono arricchito di amici e di tante esperienze"

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"Ho deciso di prendermi una pausa dopo sette anni di battaglie all’Hotel House, ma rimango a disposizione degli Angel Ranger e del caro amico Moustapha Diop. La portineria è stata un’esperienza unica, e noi portieri siamo stati i portavoce degli inquilini onesti. La più grande soddisfazione, fra tutte, è stata di far venire qui un vicepremier". Così Luca Davide commenta il suo addio temporaneo al ruolo di portiere del palazzone multietnico di Porto Recanati. Mercoledì è stato il suo ultimo giorno di servizio: ieri mattina si sono insediati gli Angel Ranger di Montelupone. "Per sette anni ho svolto il ruolo di portiere dell’Hotel House, un lungo periodo nel quale ho portato avanti mille battaglie per risanare lo stabile – racconta Davide –. Ringrazio Armando Palestrini, l’amministratore di condominio che nel 2013 mi aveva scelto perché conoscevo bene la realtà del palazzo, essendo residente dal 1979. In tutti questi anni ho assistito all’evolversi, purtroppo in negativo, del condominio ma ho cercato di dare tutto me stesso per riqualificarlo. Un lavoro che è stato portato avanti con il mio compagno di avventure Moustapha Diop, un amico indispensabile e di grande supporto. Ora ho deciso di prendermi una pausa dalla portineria", spiega Davide, assicurando di restare comunque sempre a disposizione di Diop, dell’amministratrice Ilaria Soricetti e degli Angel Ranger. "In fondo – fa notare – rimango il presidente del comitato per la sicurezza dell’Hotel House". Un’esperienza, questa, che Luca Davide ritiene sia stata unica. "Fare il portiere in un palazzo del genere mi ha fatto conoscere usi e costumi di persone molto differenti da me, e non potrò mai scordare tutto ciò – osserva –. A volte abbiamo usato metodi molto forti per chiedere alle autorità di aiutarci, come quella volta che avevamo minacciato di bloccare il traffico lungo la strada statale. Ma alla fine siamo stati da traino per la gente onesta del condominio. La soddisfazione più grande, però, è stata che con il nostro lavoro abbiamo portato nel 2018 l’allora vicepremier, Matteo Salvini, all’Hotel House. Nessuna carica così alta dello Stato era venuta prima in città, e poi grazie all’interessamento di Salvini qui dentro è stata avviata la riqualificazione. Tuttavia, dopo che per 18 mesi la situazione si era calmata, ora assistiamo di nuovo al verificarsi di episodi gravi. Per riportare la sicurezza nel condominio, serve che torni il presidio h24 di forze dell’ordine che da due mesi non c’è più".

Giorgio Giannaccini