Giancarlo Falcioni Sarebbe fin troppo facile, ora, infierire sulla (presunta) svista dell’assessore Laura Laviano, che ha inviato in anteprima anche ai capigruppo di opposizione il piano "lacrime e sangue" su parcheggi e trasporti. Fatto sta che un giorno sì e l’altro pure, al sindaco Sandro Parcaroli i suoi gliene combinano di tutti i colori. Prima gli sgambetti sullo Sferisterio, poi il pressing crescente per un rimpasto degli assessori, quindi il pasticcio sul pre-scuola e il fuoco amico sull’assessore Katiuscia Cassetta, con le dimissioni rispedite al mittente dallo stesso primo cittadino. Se, poi, ci mettiamo i cambi (compiuti o tentati) di casacca in maggioranza e il primo partito della coalizione – la Lega – che "processa" pubblicamente il suo capogruppo – Claudio Carbonari –, ecco che quasi impallidiscono le fibrillazioni che tolsero il sonno a Romano Carancini nel corso del suo primo mandato da sindaco. L’impressione è quella di una maggioranza che, presa dalle sue beghe interne, si divide su molte cose, trovandosi poi a rincorrere i problemi invece di prevenirli o di affrontarli. È stato così prima per lo Sferisterio (con i ritardi sul direttore artistico), poi per il pre-scuola e, ora, con i parcheggi. Già perché l’Apm il suo piano (coi rincari sulla sosta e il taglio dei bus) l’aveva presentato all’amministrazione lo scorso febbraio. E dopo otto mesi ancora non è arrivata la quadra sulle misure da adottare. E questo nonostante l’amministratore delegato dell’Apm Giorgio Piergiacomi – uno che di conti ha dimostrato di saperne un po’ più di altri – sul Carlino abbia ricordato che "la straordinarietà del momento presuppone scelte immediate".