Malore improvviso nella notte, Marco Conversini muore a 44 anni

Era padre di due bambine e lavorava all’Usr della regione. Il ricordo di Belardinelli:. "Un grande sportivo"

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Città in lacrime per la scomparsa improvvisa del 44enne Marco Conversini, padre di due bambine, geometra che lavorava all’Ufficio speciale ricostruzione della regione. E’ stato colto da un malore improvviso nella notte tra martedì e ieri, intorno all’una, mentre si trovava a casa. E, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. "Siamo rimasti impietriti – dice Stefano Belardinelli, presidente del Cus Camerino, di cui il 44enne faceva parte –. Marco era uno sportivo, correva col cardiofrequenzimetro, seguiva uno stile di vita sano, era preciso, si controllava. Per tutti noi è una grande perdita. Oltre ad essere un bravo professionista e tecnico, era sempre anche molto disponibile. Ci stava dando una mano, in questa fase di restyling degli impianti sportivi, a prendere le misure per la Fidal e per sistemare il campetto temporaneo di atletica per i ragazzi. Il suo aiuto era prezioso, collaborava con il settore atletica del Cus e quella giovanile, era vicino a noi con tutta la sua famiglia". Marco lascia, oltre alle due figlie, la moglie Cinzia, i genitori Giacomo e Graziella e il fratello Fabio. La data dell’ultimo saluto non è stata ancora fissata, in attesa anche di sapere se sarà disposta l’autopsia in queste ore. Probabilmente però il funerale ci sarà sabato. Conversini, dipendente della Regione, dopo il terremoto del 1997, aveva lavorato per un periodo nel Comune di Serravalle di Chienti; poi anche ad Ancona e Caccamo di Serrapetrona. Ora era impiegato all’Usr che ha sede distaccata a Camerino, nel Palazzo Battibocca. "Un bravo geometra, una persona solare – ricorda Gabriele Santamarianuova, ex sindaco di Serravalle –. Marco in passato aveva collaborato con le nostre associazioni. Attivo e disponibile, era anche uno sportivo, andava in bici, correva al Cus". "Anche sui banchi di scuola aiutava gli altri – conclude un suo caro amico – passando i compiti a tutti. Aveva una marcia in più, nell’elettronica, nell’informatica e nella meccanica, un’intelligenza fuori dal comune. Ci mancherà, non riusciamo ancora a crederci".