Mamma di tre figli muore a 38 anni di overdose, indagato il compagno

Recanati, l’allarme lanciato dal convivente Inchiesta della Procura: ora si cerca di capire da chi ha avuto la dose killer

Genair Gugliotta, 38 anni, è morta all’ospedale di Macerata

Genair Gugliotta, 38 anni, è morta all’ospedale di Macerata

Recanati (Macerata), 14 luglio 2022 - Lascia tre figli Genair Gugliotta, madre di 38 anni morta nella notte tra domenica e lunedì all’ospedale di Macerata, dove era arrivata nella tarda mattinata di domenica in condizioni gravissime, dopo essere stata colta da una crisi cardiaca e respiratoria, che si sospetta provocata da una overdose di eroina.

Con lei nella casa, un alloggio popolare di via Mascambruni, a Recanati, c’era il compagno tunisino, che in preda al panico ha chiesto aiuto a una vicina prima dell’intervento del 118.

A definire con certezza la causa della morte saranno i risultati dell’autopsia e degli esami tossicologici disposti dal sostituto procuratore Vincenzo Carusi ed eseguiti dal medico legale, Roberto Scendoni, e dal tossicologo, Rino Froldi. Soltanto gli esami istologici e tossicologici, i cui esiti saranno resi noti tra circa un mese, potranno confermare, o meno, la morte per overdose, anche se risulta che nel letto, in camera, sia stato trovato l’ago di una siringa. All’arrivo dei soccorsi la donna era in terra nella camera.

Intanto, i carabinieri hanno avviato le indagini per capire che cosa sia successo quella mattina nella casa popolare, dove la donna abitava insieme al compagno tunisino. L’uomo, difeso dall’avvocato Massimo Pistelli, per ora risulta indagato dalla Procura, ma come atto dovuto, per un regolare svolgimento delle indagini e dell’autopsia.

E ora si cerca di capire chi sia stato a fare avere alla mamma la dose killer, come e quando se la sia procurata e che ruolo in tutto questo possa avere avuto il compagno.

A Recanati, molti sono rimasti sconvolti da quanto accaduto, sia perché conoscevano la ragazza, che per qualche tempo era stata segretaria in uno studio medico, sia perché la vicenda propone drammaticamente il problema della droga e dello spaccio.

Gugliotta, originaria della Sicilia, era giunta a Recanati anni fa insieme al primogenito e qui aveva avuto una relazione con un recanatese, dal quale aveva avuto un figlio. Finita la relazione, aveva convissuto per qualche tempo con un altro compagno, dal quale aveva avuto una bambina.

Seguita da sempre dai servizi sociali del Comune, da qualche mese era riuscita a farsi assegnare un alloggio popolare. La famiglia ha deciso di riportare la giovane mamma nel suo paese di origine, a Patti, nella provincia di Messina, dove ieri si sono svolti i funerali.