Mattarella a Recanati, bimbi e tricolori. E cita Leopardi

E' arrivato per inaugurare il nuovo percorso leopardiano tra il Colle dell'Infinito e l'Orto delle Monache

Mattarella con i piccoli studenti di Recanati (Ansa)

Mattarella con i piccoli studenti di Recanati (Ansa)

Recanati, 27 settembre 2019 - «La mia visita a Recanati è innanzitutto un omaggio a Leopardi e alla cultura che non tollera confini». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (foto) ieri a Recanati, dove è stato accolto dalle autorità regionali e cittadine nella sala del Centro nazionale studi leopardiani intitolata ad un ex ministro, il recanatese Franco Foschi. A Recanati, per visitare in anteprima l’Orto delle monache sul Colle dell’Infinito leopardiano – restaurato grazie ai lavori curati dal Fai in collaborazione con il Comune di Recanati e il Mibac e grazie alla generosità di istituzioni pubbliche e private come il Gruppo Gabrielli e Tod’s – il presidente della Repubblica ha apprezzato l’accoglienza ricevuta. Soprattutto quella dei bambini delle scuole che lo aspettavano festosi sulla piazzuola del Sabato del villaggio.

Il presidente ha voluto poi rivolgere un saluto particolare, oltre che alla città di Recanati, «attraverso il presidente della Regione a tutti i marchigiani, particolarmente a quelli che ancora soffrono le conseguenze del terremoto». Il capo dello Stato ha ricordato poi che all’inizio del proprio impegno nelle istituzioni rilesse alcuni passi dello Zibaldone che contiene – ha detto – «riflessioni, appunti, pensieri del poeta: parole belle accompagnate da considerazioni di forte scetticismo sulla capacità di qualsiasi ordinamento di assicurare la felicità dei cittadini». Ma, aggiunge Mattarella, sempre nello Zibaldone Leopardi dice che «il bene della società è il bene comune» e «la società contiene il principio di unità». Il capo dello Stato, accompagnato nella sua visita dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e dalla figlia Laura, non ha mancato di rivolgere un particolare «ringraziamento per un’iniziativa di straordinario valore al Fai che acquisisce così un’altra delle tante benemerenze. Questo, se ce ne fosse bisogno, dimostra ancora una volta l’importanza delle realtà associative private che si prefiggono e coltivano interessi generali. Non soltanto questo risponde a un modello della nostra Costituzione, ma pervade l’intero tessuto del disegno della Costituzione».

La visita è poi proseguita a casa Leopardi, accolto dal conte Vanni Leopardi e da sua figlia Olimpia, che il presidente aveva già avuto modo di visitare da giovane studente in gita con la scuola. In biblioteca Mattarella si è soffermato ad ammirare la Bibbia Poliglotta con cui Giacomo apprese il greco e l’ebraico e alcuni manoscritti. La famiglia Leopardi ha reso omaggio al presidente con una prima edizione – pubblicata in occasione della nascita della contessa Olimpia Leopardi – di alcuni scritti puerili del poeta: «Per il Santo Natale», «Contro la minestra» e «Il sole e la Luna».