Maturità 2018 a Macerata, la carica dei tremila

Oggi la prova di italiano, il rebus del toto-tema. Stop a smartphone e cellulari

Maturità

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Macerata, 20 giugno 2018 - Con la prima prova scritta di italiano, uguale per tutti, iniziano oggi gli esami di stato per i 3.052 maturandi delle scuole superiori della provincia (100 privatisti), distribuiti in 150 classi. Le commissioni sono 75 e sono composte da tre commissari esterni, tre interni, più un presidente esterno. Domani toccherà alla seconda prova, che varia da una scuola all’altra in base all’indirizzo degli studi, mentre la terza prova, che prevede diverse tipologie (trattazione sintetica di argomenti, questionario, quiz a risposta multipla, prova pratica) è in programma lunedì. Subito dopo ci sarà la correzione delle prove e alla fine del mese inizieranno gli orali. Il colloquio orale si apre con un argomento scelto dal candidato (la cosiddetta tesina) e verte su tutte le materie. La valutazione è di 15 punti massimi per ognuna delle tre prove scritte, 30 per il colloquio orale, 25 per i crediti maturati nel corso del triennio (terza, quarta e quinta classe), per un massimo di 100 punti. A questi si può aggiungere la lode nel caso in cui il candidato arrivi al massimo del punteggio e abbia avuto nel triennio dei voti mai inferiori ad otto (basta un sette, la lode va in fumo).

Già nei giorni scorsi l’ufficio scolastico regionale si è organizzato per gestire l’emergenza delle eventuali rinunce dei dirigenti e docenti nominati nelle commissioni, e sono state fatte diverse sostituzioni. Con propria circolare, il ministero ha confermato il divieto tassativo per maturande e maturandi, nei giorni delle prove scritte, di utilizzare cellulari, smartphone, pc e qualsiasi altra apparecchiatura elettronica in grado di accedere alla rete o riprodurre file e immagini, pena l’esclusione dall’esame.

Per quanto riguarda l’uso delle calcolatrici scientifiche e/o grafiche, nella seconda prova sono ammesse quelle specificate in una circolare di marzo e saranno controllate dai commissari. Intanto, come sempre, impazza il toto tema, espressione impropria, poiché la prova d’italiano è articolata in diverse possibilità: analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale, una traccia di storia e infine una di attualità. In molti si sono esercitati a fare i calcoli, altri fanno riferimento agli anniversari (e quest’anno ce ne sono davvero tanti, dalla fine della grande guerra al 1968, dall’entrata in vigore della Costituzione all’assassinio di Aldo Moro). Ma, come accade quasi sempre, si tratta di uno sforzo spesso vano, utile, al massimo, per ripassare alcuni argomenti, perché poi, le tracce vanno in direzioni diverse da quelle immaginate, o solo sperate.