Monumento da salvare, parte la raccolta fondi

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Una trincea, una barriera impenetrabile. Questo doveva rappresentare, nell’idea dell’artista Arnaldo Bellabarba, il monumento ai Caduti della Resistenza. Oggi però il suo stato di conservazione non garantisce la sicurezza né dell’opera né dei fruitori e per questo il giovane Emanuele Ticà (nella foto), titolare della falegnameria Mastro T, ha deciso di restaurare il monumento, avviando una raccolta fondi su produzionidalbasso.com . La struttura tende a inclinarsi all’indietro, il legno è annerito a causa delle numerose manutenzioni e sono visibili croste nere dovute allo smog. L’umidità e altri fattori atmosferici hanno favorito lo sviluppo di alghe e muffe, mancano bulloni e traverse di legno, in altre parti le traverse risultano instabili. "È necessaria una messa in sicurezza e la correzione dell’inclinazione dell’opera con un’apposita struttura in ferro – si legge nel progetto – e tutte le parti di ferro della struttura saranno trattate con zincatura per aumentarne la durevolezza nel tempo. Le lacune provocate dalla rottura del legno affogato nel cemento saranno colmate con malta cementizia e sarà necessario un trattamento biocida contro i muschi, muffe e licheni". Saranno consolidate le parti in legno friabili e sarà effettuata una reintegrazione a selezione volumetrica su cinque traverse che hanno mancanze o svuotamenti. Saranno chiuse tutte le fessure e fenditure, si provvederà a rimuovere gli inquinanti con appositi trattamenti. Infine, saranno riviste, trattate e sistemate le parti in metallo e marmo. Il denaro per il restauro è stato offerto per ora da Comune e Proloco e il crowdfunding servirebbero per coprire le spese della pulitura e valorizzazione del complesso monumentale. Servirebbero circa 6mila euro (totale del progetto sono 11mila euro).

Gaia Gennaretti