CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Museo di storia naturale a Macerata, Landi lascia: “Pronto a tornare se si collabora”

L’associazione attende risposte dal Comune: per ora il servizio sarà sospeso. Il presidente: “Però ci sono importanti segnali di apertura, noi siamo fiduciosi”

Federico Landi, presidente associazione Amici del museo di storia naturale

Federico Landi, presidente associazione Amici del museo di storia naturale

Macerata, 15 ottobre 2023 – Poca collaborazione da parte del Comune, Federico Landi del Museo di Storia naturale decide di lasciare: da domani, non sarà più garantita l’apertura del polo di via Santa Maria della Porta. Non solo difficoltà a livello di personale o di risorse, i volontari che si occupano del museo soffrono da tempo una situazione di stallo riguardo diverse richieste presentate al Comune nel tempo.

"Se il Comune farà un passo verso di noi, se ci sarà più collaborazione, sono pronto a rientrare anche subito – spiega Landi -. Non chiudiamo la porta in faccia a nessuno, anzi sono disponibile a un incontro. Sono fiducioso, dal Comune stanno arrivando importanti segnali di apertura e di collaborazione e confido che le richieste presentate tempo fa potranno essere esaudite, se non tutte almeno una parte".

Venerdì, dopo l’incontro con gli uffici comunali, la decisione di interrompere – o, almeno, sospendere per il momento -, il servizio di apertura del polo museale. L’associazione Amici del museo di storia naturale conta diversi iscritti, una cinquantina: di questi, solo alcuni sono sempre impegnati nell’offrire l’apertura costante del museo, tutte le mattine dal martedì al sabato. Un impegno importante, che però finora non era mai venuto meno. Se venerdì da parte degli uffici c’è stata un’apertura, con la disponibilità anche a organizzare incontri mensili con l’associazione che si occupa del museo, dall’altra c’è una serie di richieste, per ora rimaste senza soluzioni, che l’associazione aveva presentato al Comune già a maggio.

Alcune di queste potrebbero trovare a breve una soluzione, grazie al dialogo in corso tra amministrazione e museo.

Quanto al trasferimento della sede del museo ai giardini Diaz, riguardo cui i volontari avevano sollevato più di una perplessità per lo spazio insufficiente a contenere tutti i reperti, ora il Comune sarebbe pronto a fare un passo indietro: ai giardini potrebbe essere allestito solo un hub espositivo mentre il museo potrebbe restare e allagarsi dentro il Palazzo Rossini Lucangeli di Santa Maria della Porta, dove si trova ora, con gli spazi liberati grazie al trasferimento di altre associazioni altrove.

Ma questo porrebbe il problema ulteriore di aumentare il personale dedicato al museo di storia naturale: una parte dovrebbe stare nella sede in centro e una parte in quella ai giardini. Il museo di storia naturale si articola in sezioni più grandi, teriologica (mammiferi), ornitologica (uccelli), paleontologica, mineralogica, malacologia, entomologica (insetti), oltre ad alcune sezioni minori. Vanta 27.000 reperti catalogati e altrettanti da catalogare e 3.000 visitatori l’anno, su un’esposizione di 400 metri quadrati (compresi gli uffici). È un punto di riferimento anche per la didattica, è infatti molto frequentato anche dalle scuole.