Nelle intensive senza siero 19 pazienti su 21 E più contagi nella fascia tra 25 e 59 anni

Ecco gli ultimi dati degli ospedali marchigiani: nei reparti ordinari 30 ricoverati su 37 non si sono sottoposti alla vaccinazione. La provincia di Macerata resta la prima per diffusione del Covid: il capoluogo, Civitanova e Tolentino tra i dieci Comuni più colpiti

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di Franco Veroli

Nelle Marche i contagi sono in calo, ma la provincia di Macerata resta quella in cui la presenza del Covid-19 è ancora più diffusa. Dopo l’impennata nell’ultima settimana di agosto (dal 23 al 29), quando è stata toccata la ragguardevole soglia settimanale di 386 nuovi positivi, i dati indicano una lenta, ma graduale discesa. Dal 30 agosto al 5 settembre, i contagi sono stati 283, dal 6 al 12 settembre 226 e dal 13 al 19 settembre 214. Un numero, quest’ultimo, che conferma il primato negativo del Maceratese: nella stessa settimana, infatti, in provincia di Ancona i contagi sono stati 128, in quella di Ascoli 105, in quella di Fermo 111 e in quella di Pesaro 131. Per il Maceratese, il più elevato numero di contagi comporta anche il maggiore tasso di incidenza settimanale su 100mila abitanti che, nelle tre settimane dal 30 agosto al 19 settembre, è passato da 60,86 a 48,60 e poi a 46,02. Le altre province delle Marche hanno valori ben più bassi: Ancona 27,53, Ascoli 22,58, Fermo 23,87 e Pesaro 28,17. A ciò va aggiunto il fatto che nella graduatoria dei primi dieci Comuni marchigiani per numero di contagi, dall’inizio di settembre a oggi, ce ne sono tre maceratesi: Macerata (121 casi, secondo posto), Civitanova (81 casi, quarto posto) e Tolentino (60 casi, decimo posto). Insomma, pur in una situazione di complessivo miglioramento, la ragione indica che bisogna mantenere una grande prudenza e attenzione, se non altro per evitare di vanificare gli sforzi fatti. I numeri delle Marche, però, dicono anche che chi finisce in terapia intensiva è quasi sempre una persona non vaccinata: di 21 persone ricoverate giovedì nei reparti di terapia intensiva delle Marche, 19 risultavano non vaccinate. Stesso discorso per l’area semi-intensiva (19 ricoverati non vaccinati su 21) e non intensiva (30 ricoverati non vaccinati su 37). I casi – rari – di vaccinati che ugualmente finiscono intubati, sono spesso riferiti a persone che hanno fatto registrare una debole reazione alla somministrazione del vaccino, sviluppando un basso numero di anticorpi, con più patologie e con un’età media più elevata dei ricoverati in area medica. E poi è noto che la copertura del vaccino non è totale: c’è sempre la possibilità che un vaccinato sia contagiato. È invece certo che è molto alta la probabilità per un non vaccinato di finire in terapia intensiva. L’età media dei contagiati è di 38 anni. Nell’ultima settimana, sono stati 132 i positivi nella fascia d’età fino 13 anni, pari al 19,4%; 78 nella fascia da 14 a 24 anni, l’11,5%; 320 nella fascia d’età da 25 a 59 anni, il 47,1%; 149 nella fascia da 60 anni in su, il 21,9%. Un’altra prova della stretta correlazione tra vaccinazioni e contagi: la fascia d’età in cui ci sono più contagi è la stessa in cui risulta il numero più basso di vaccinazioni. Lo sapevamo già, ma i numeri lo confermano ancora.