"Nessun maltrattamento agli anziani": assolte

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Erano accusate di aver maltrattato gli anziani ospiti della casa di riposo che si trova a Pieve Torina. Ma in tribunale hanno dimostrato la correttezza di tutti i loro comportamenti e sono state assolte con la formula più ampia: "perché il fatto non sussiste".

Il processo riguardava episodi che sarebbero avvenuti dall’ottobre 2013 all’aprile 2015. Le denunce erano partite in seguito ai racconti di alcuni ospiti, che ai familiari avevano descritto dei comportamenti gravi che avrebbero subito nella casa di riposo. Aveano parlato di strattoni, di porzioni scarse di cibo, di gesti sgarbati subiti dal personale. I parenti si erano rivolti alla Guardia di finanza, e nella struttura erano state messe le telecamere per capire come stessero le cose. Era venuto fuori che mancavano alcune attrezzature di sicurezza per gli ospiti, e che alcuni anziani erano tenuti legati con i foulard o altri sistemi poco opportuni. Così erano finiti nel mirino i responsabili e le dipendenti. In udienza preliminare, una dipendente e la coordinatrice erano state condannate per il reato di maltrattamenti, con il rito abbreviato, a un anno e quattro mesi di reclusione, mentre il legale rappresentante e due dipendenti erano stati assolti. Le altre cinque dipendenti – Cristina Gabrielli, Maria Antonietta Giosuè, Jordania Melos Dos Santos, Cristiana Bernadetta Baleani e Ljumturija Saliji – erano state rinviate a giudizio con il rito abbreviato. Dopo aver sentito i figli degli anziani e i finanzieri che fecero le indagini, e i testimoni della difesa, la procura ha chiesto la condanna a due anni e otto mesi per le imputate. Gli avvocati difensori Alessandro Marcolini, Roberto Gasparrini, Claudio Alianiello, Renata Tassetti e Francesco Governatori hanno chiesto l’assoluzione dei loro clienti, mettendo in luce che non erano stati accertati comportamenti scorretti da parte delle imputate, non erano state loro a maltrattare gli anziani, anzi le dipendenti avevano sempre fatto tutto il possibile per far stare bene gli ospiti della struttura di Pieve Torina. Il presidente della sezione penale del tribunale di Macerata, Roberto Evangelisti, ha condiviso questa lettura dei fatti, e ha assolto le imputate con la formula più ampia "perché il fatto non sussiste".

Dopo tanto tempo passato sotto accusa, la sentenza del tribunale è stata una liberazione per le cinque donne, che finalmente hanno visto accertata la loro innocenza.

p. p.