
La donna che operava nel settore alimentare era finita davanti al giudice.
Accusata di bancarotta fraudolenta, è stata assolta dopo tredici anni una imprenditrice nel settore alimentare che ha la sua sede a Matelica. Ieri in tribunale l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Alla titolare di una nota impresa operante nel settore alimentare, con sede a Matelica, dichiarata fallita nel 2011, era stata contestata la bancarotta fraudolenta per aver distratto somme rilevanti di denaro per oltre 300 mila euro, ai danni dei creditori.
"All’esito di quattro gradi di giudizio, dopo la condanna a tre anni di reclusione ad opera del Tribunale di Macerata, in composizione collegiale, e la parziale riduzione delle sole pene accessorie da parte della Corte di Appello di Ancona, a seguito di ricorso in Cassazione, accolto con rinvio alla Corte di Perugia, è stata dichiarata l’assoluzione per l’insussistenza del fatto, a fronte della provata restituzione della somma prima della dichiarazione di fallimento", ha spiegato l’avvocato Ruggero Benvenuto, che difende l’imprenditrice.