NOI MACERATESI

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Che il cartone animato Peppa Pig potesse essere ritenuto trasgressivo come una serata al Muccassassina di Roma, è una di quelle cose che confermano che la realtà supera sempre la fantasia. E questo è bellissimo. Posto ciò, va detto che a volte l’inclusivismo appare un po’ forzato, fatto male, in alcune produzioni: in certi film ad esempio, sembra che si debbano per forza mettere tutte le categorie umane possibili intorno al maschio caucasico eterosessuale, che resta protagonista, ma deve avere al fianco una donna ingegnere, l’amico di colore, i vicini di casa gay, il disabile burbero ma geniale. Lo stereotipo è stucchevole, ma almeno si apprezza il tentativo di rappresentare la realtà come è davvero, perché la realtà non è fatta solo di maschi caucasici eterosessuali. Ci sono anche le donne, gli omosessuali, i disabili, e mille etnie: ci sono insomma tanti fantastici tipi di persone, e sono di fianco a noi, mangiano e dormono come tutti, hanno diritti e doveri come tutti. Sembra assurdo doverlo ribadire. Nel mondo c’è posto per famiglie fatte da due mamme, per figli cresciuti dai nonni, per padri accudenti e madri assenti: la realtà è multiforme, e i bambini sono i più pronti ad accettarla perché non hanno i nostri pregiudizi.