Partono i lavori socialmente utili per chi ha il reddito di cittadinanza

Il Comune di Camerino è il primo nelle Marche a dare il via ai progetti: dalla cura degli anziani alla vigilanza

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Lavori socialmente utili per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, ovvero circa un’ottantina di persone nel territorio di Camerino. Il Comune sarebbe il primo e l’unico per adesso nelle Marche a dare il via ai progetti di utilità collettiva (Puc). Da una quindicina di giorni l’ufficio servizi sociali sta ascoltando i beneficiari del reddito di cittadinanza che, una volta terminati i colloqui, saranno destinati alle attività in base a titoli, esperienze ed inclinazioni. Due i progetti: cura degli anziani e cura della città e delle frazioni, attraverso la vigilanza e la manutenzione di parchi, aree verdi e pulizia degli spazi. Se i percettori non partecipassero ai programmi, perderebbero il reddito, ma finora, secondo quanto spiegato dal primo cittadino, sono tutti favorevoli all’iniziativa. "Come Comune abbiamo voluto aderire fortemente – spiega il sindaco Sandro Sborgia (nella foto) –. Il reddito garantisce la dignità della sopravvivenza, ma il lavoro dà dignità alla persona. In questo modo chi percepisce il reddito rende servizio alla comunità, e la persona non si sente un peso, bensì una risorsa per la collettività, ’ripaga’ di quanto ricevuto, come occasione di inclusione. Al centro c’è sempre la dignità della persona umana. Siamo i primi ad averlo avviato e fino adesso chi è coinvolto ha dimostrato entusiasmo". In base alle direttive ministeriali, i Puc si svolgono nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. I Comuni sono responsabili dei Puc e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti.