"Patrocinio all’Arci: complimenti alla giunta"

Il consigliere Marconi ironizza: il Comune negò la benedizione al Centro aiuto alla vita, ma nessun problema per gli incontri sul gender.

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di Asterio Tubaldi

"Complimenti signori della giunta – tuona il consigliere regionale dell’Udc, Luca Marconi, all’indirizzo dell’amministrazione comunale di Recanati –. Quando di mezzo c’è il Centro aiuto alla vita si toglie il patrocinio, come è avvenuto nel dicembre scorso con l’iniziativa organizzata dall’associazione recanatese "Controvento" per ricordare Giuseppe Persiani, mentre ora lo si concede al circolo Arci Serra di Recanati per i quattro appuntamenti sul tema "GendeRevolution" e in piena campagna elettorale".

Luca Marconi riprende in una nota l’amarezza del presidente del Centro aiuto alla vita di Recanati, Gianfranco Fuselli che si è detto veramente offeso dell’atteggiamento della giunta che alla loro raccolta fondi, organizzata nel dicembre scorso insieme all’associazione recanatese ’Controvento’ per aiutare le famiglie e i loro bambini, si è visto respingere il patrocinio. "Sono arrabbiato e profondamente deluso dell’atteggiamento dell’amministrazione che sembra muoversi in base all’indirizzo politico dell’evento e di chi lo organizza: noi non abbiamo mai fatto menzione di appartenenza politica mentre l’Arci si. Un atteggiamento ancor più grave visto che durante il periodo del lockdown il Centro aiuto alla vita ha collaborato fattivamente con l’amministrazione nella gestione delle difficoltà di mamme e bambini da zero a un anno dando loro latte, pannolini e viveri senza mai sbandierare il nostro lavoro: abbiamo lavorato in silenzio utilizzando i nostri soldi e volontari spesso anche su richiesta degli stessi servizi sociali del Comune. E il ringraziamento è questo? Questa cosa ci offende molto perché si vede che per l’amministrazione ci sono associazioni di serie A e di serie B". Il sindaco Antonio Bravi cerca di dare una giustificazione su questa diversità di comportamento della sua amministrazione sostenendo che "le due cose non sono paragonabili e non è l’argomento che fa la differenza ma la chiarezza e la trasparenza con cui le iniziative vengono organizzate. L’Arci ha chiesto il patrocinio correttamente per un’iniziativa su un argomento importante che merita una riflessione. Nell’altro caso si trattava, invece, di una proposta un po’ strana e poco chiara e trasparente. Certo, possiamo sbagliare anche noi e in passato di situazioni in cui il Comune ha sbagliato a concedere il patrocinio ce ne sono state diverse".

Una querelle che riporta alla mente il caso di un contestatissimo patrocinio concesso qualche anno fa, dall’allora sindaco Fiordomo, alla proiezione, nella sala convegni di Villa Colloredo Mels, del film "Israele il cancro", su iniziativa di una nota attivista pro palestinesi. Una vicenda che interessò tutta la stampa nazionale e provocò la rimostranza ufficiale della comunità ebraica.