LORENZO FAVA
Cronaca

Pellegrinaggio Macerata-Loreto. In migliaia tra le preghiere: "Ritrovate la speranza"

La partenza del cammino dopo la messa celebrata dal cardinale Marcello Semeraro. Prima le testimonianze di un ex detenuto e quella inviata da Aleppo da Jean Francois .

La partenza del cammino dopo la messa celebrata dal cardinale Marcello Semeraro. Prima le testimonianze di un ex detenuto e quella inviata da Aleppo da Jean Francois .

La partenza del cammino dopo la messa celebrata dal cardinale Marcello Semeraro. Prima le testimonianze di un ex detenuto e quella inviata da Aleppo da Jean Francois .

Decine di migliaia di fedeli si sono trovati al centro fiere per la partenza del pellegrinaggio Macerata Loreto. Prima della funzione religiosa celebrata dal cardinal Marcello Semeraro, sono saliti sul palco il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e il direttore del cammino Ermanno Calzolaio. Sono state ascoltate anche due testimonianze: quella di un ex detenuto, Franco, e quella inviata da Aleppo, in Siria, da Jean Francois. Parcaroli ha parlato di "un periodo di affanni, di guerre, di crisi, che ci impedisce di comprendere la reale gravità di questa violenza quotidiana. In una società invasa dall’apatia, camminare insieme per la concordia è una speranza". Calzolaio, ringraziando gli oltre mille volontari presenti, ha raccontato come "durante questo cammino siamo sulla soglia di un mistero. Portiamo il dramma del nostro tempo, il dolore di quanto accade in Ucraina e a Gaza". Jean Francois, coordinatore dell’associazione Pro terra sancta, ha raccontato nel suo videomessaggio: "Vi parlo dalle macerie della guerra e dalle macerie dell’umanità. Si perde la speranza di avere un giorno una vita degna. Nel cuore di tanti siriani oggi c’è solo il desiderio di fuggire. La Siria è minacciata da un nuovo potere di matrice islamico-radicale. Distribuiamo mille pasti al giorno ai più bisognosi, una goccia nel mare del bisogno".

"Sono stato nel carcere di Forlì. Fra quelle mura dove persino la dignità ti viene tolta ho trovato la felicità. La catechesi nel carcere è come acqua pura. Una volta uscito gli incontri di catechesi sono continuati nella chiesa di San Filippo Neri. Don Enzo è il grande regista di questo film meraviglioso con la partecipazione di catechisti fuori dal comune, persone vere, senza pregiudizi, ci aiutiamo a vicenda nella ricerca della nostra fede. Da persona agiata non ero felice; oggi vivo solo con la mia pensione di 600 euro e riesco anche ad aiutare chi ha più bisogno, e sono felice", ha raccontato Franco. Anche il cardinale Pietro Parolin ha mandato un messaggio a don Giancarlo Vecerrica, l’ideatore del pellegrinaggio giunto alla 47esima edizione. Con le parole di Papa Leone XIV, ha esortato "a imparare lo stile umile e silenzioso della Vergine madre, auspicando che la preghiera susciti entusiasmo per diventare testimoni gioiosi del Vangelo". Nel frattempo, sul posto era arrivata la fiaccola della Pace, partita da Roma mercoledì, per attraversare Terni, Assisi e Camerino. Moltissimi fedeli la filmano accendere il braciere. Celebrando la messa Marcello Semeraro, citando Tommaso D’Aquino, ha ricordato che "l’eucaristia è il pane degli angeli che si è fatto cibo dei pellegrini. Il testo allude alla manna, che nutrì nel deserto il popolo ebraico finché non fece il suo ingresso nella terra promessa; prima ancora vuole ricordarci che è Gesù il pane della vita. Questa messa non sia solo l’inizio del cammino, ma anche la forza interiore che lo guida e lo sostiene". Sulla domanda tema di quest’edizione, "Dove abiti?", Semeraro racconta: "È la domanda che rivolsero a Gesù due discepoli. Nella sua profondità penso che ci sia anzitutto un desiderio di incontro, di comunione. Non domandano un indirizzo, ma una casa dove stare insieme, dove conoscersi e vivere l’intimità dell’amicizia. Sia questa la spinta per il vostro cammino. È chiamato ‘pellegrinaggio’ perché indica sempre una meta. Alla domanda dei discepoli, Gesù risponde ‘Venite e vedrete’. Per questo nella visione cristiana il pellegrinaggio è anche momento di conversione". Semeraro conclude con un’esortazione: "Non c’è dubbio che la stella che guidò i Magi guiderà tanti altri verso Gesù e Maria. Fate in modo che li trovino presenti in ciascuno di voi". Quando la messa termina, i fedeli si mettono in cammino verso Loreto.