LUCIA GENTILI
Cronaca

"Piste ciclabili, campus e centri sportivi" È caccia ai fondi del contratto di sviluppo

I Comuni del Maceratese hanno presentato 67 progetti per 439 milioni di euro, ma la somma destinata alle Marche non basta. L’assessore Castelli: "Potremo contare anche sui finanziamenti del Recovery". Acquaroli: "C’è grande voglia di ripartenza"

Migration

di Lucia Gentili

Grande risposta in termini di partecipazione alla sfida del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per l’area del sisma. Al ministero del sud e della coesione e a Invitalia sono stati trasmessi dalla Regione 130 progetti per un totale di 910 milioni di euro; di questi, 67 provengono dai Comuni del Maceratese, per un totale di 439.637.000 euro, ovvero il 48% di tutte le proposte avanzate dalle Marche. Cinque gli ambiti di intervento: per l’ambito 1 (ambiente e risorse naturali) in provincia sono state presentate idee progettuali per 10.168.000 euro, il 14% dei progetti presentati in totale nelle Marche; per l’ambito 2 (cultura e turismo) progetti per 218.901.000 euro, il 57%; per l’ambito 3 (trasporti e mobilità) progetti per 46.741.000, il 55%; per l’ambito 4 (riqualificazione urbana) progetti per 50.358.000, il 42%; per l’ambito 5 (infrastrutture sociali ed economiche), infine, progetti per 113.469.000, il 45%. In pratica, gli enti locali hanno puntato soprattutto su cultura e promozione turistica, seguito dal settore dei trasporti e della mobilità. Ad esempio, per l’ambito 2 Sarnano (con Montefortino, Ascoli e Servigliano) ha proposto un sistema integrato per lo sviluppo dell’entroterra da 101.597.000 euro; Castelraimondo ha proposto un progetto per il campus a Borgo Lanciano 18.345.000. Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino, Sefro e Treia, tramite l’unione montana, hanno proposto il Tre Valli Bike Park per 25.615.000 euro. San Ginesio, Colmurano, Corridonia, Gualdo, Loro Piceno, Ripe San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano e Urbisaglia si sono messi insieme per il progetto "Storia, natura e cultura" da 38.826.000 euro. Serravalle, Muccia, Valfornace, Camerino, Caldarola, Cessapalombo, San Ginesio e Sarnano, con altri Comuni fuori dalla provincia, fanno squadra per il "Cammino francescano della Marca" (5.980.000 euro). Monte San Martino e tanti altri Comuni hanno proposto il restauro del patrimonio librario; Castelsantangelo sul Nera la sistemazione dell’area pic-nic per 300mila euro, il recupero dei sentieri minori della rete escursionistica (ambito 1) per 150mila e un invaso artificiale a monte Prata (400mila), mentre Matelica il recupero dell’ex abbazia di Roti (10.000.000). I cinque Comuni, Caldarola, Belforte, Serrapetrona, Camporotondo e Cessapalombo, dei percorsi ciclopedonali intorno al lago; i Monti Azzurri, invece, una ciclovia e Camerino una ciclabile; Tolentino la riqualificazione urbana e la realizzazione di un centro sportivo per 15.500.000 euro. E sono solo alcuni esempi. "Nonostante un periodo difficile, dato sia dalla pandemia che dal forte impegno che gli enti stanno mettendo nella ricostruzione – spiega l’assessore regionale Guido Castelli –, si è visto un incredibile fermento che ha generato progettazioni estremamente interessanti e, quel che è più importante, sviluppate in rete tra Comuni. Si tratta di un grande parco progetti: una ricchezza che la Regione ha in dote e potrà essere ammessa a finanziamento anche sulla base del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), sia quello Italia che relativamente al fondo complementare (1,780 miliardi). Se il Cis, per dimensioni economiche, potrà coprire solo una parte delle progettualità proposte, attraverso gli altri strumenti è nostra intenzione di dare la più ampia copertura alle istanze dei Comuni". La somma destinata alle Marche per il Cis ammonta a 100 milioni. Il nucleo di valutazione ha esaminato le proposte e le ha trasmesse a "Invitalia", all’agenzia per la coesione territoriale e al commissario Legnini, col coinvolgimento della cabina di coordinamento sisma. "La grande partecipazione dei Comuni – dice il governatore Francesco Acquaroli – testimonia la voglia di ripartenza delle comunità e il grande lavoro per far tornare competitivi e più vitali territori colpiti dal terremoto".