DIEGO PIERLUIGI
Cronaca

Premio Ravera, conto alla rovescia. Viaggio nella musica di ieri e di oggi

Da Alfa a Orietta Berti: appuntamento sabato a Castelraimondo con la direzione artistica di Michele Pecora

Premio Ravera, conto alla rovescia. Viaggio nella musica di ieri e di oggi

Si avvicina il "Premio Ravera - Una canzone è per sempre", in scena sabato alle 21 al campo sportivo di Castelraimondo per celebrare la figura di Gianni Ravera. Un appuntamento giunto alla nona edizione sotto la direzione artistica dell’ideatore Michele Pecora che proprio a Ravera deve il suo incontro con la grande discografia.

Pecora, come nasce il Premio Ravera?

"L’idea era riconoscere un momento nella sua terra, essendo nato a Chiaravalle, per ricordare colui che per la musica e soprattutto discografia ha speso una vita intera. Ravera ha dato tante opportunità reali, a me con il Festival di Castrocaro che vinsi nel ’77".

Cosa aspettarci da questa edizione?

"Sarà straordinaria visti i grandi nomi, a partire dal conduttore Carlo Conti che ha accettato per il secondo anno di presentare il premio. Sarà un viaggio nella musica di ieri e di oggi. Sul palco saliranno artisti del calibro di Alfa, Clara, Marco Masini, Rita Pavone o Orietta Berti, insomma, un cast che copre ogni età e gusto musicale. Ringrazio il Comune di Castelraimondo per aver creduto nell’evento, non era facile spostarci dopo le edizioni a Tolentino".

Il ricordo più bello di Ravera?

"Sono due. A Castrocaro non perdeva mai una prova, tanta era la sua passione; a ognuno di noi dava sempre un consiglio. L’altro, molto toccante, è che quando fui proclamato vincitore del Festival, lui salì sul palco, cosa che non faceva quasi mai, e commosso disse: “Questo ragazzo che viene dalle Marche, stasera vince e domani si sposa“, perché combinazione volle che mi sposavo il giorno dopo".

Progetti futuri?

"Ho un tour in corso, un album dove ho raccolto tutte le mie canzoni e un altro di inediti che vorrei pubblicare a settembre. Nel 2023 ho ricevuto dei premi letteratura internazionale dal Festival dei Due Mondi di Spoleto, Pisa e Biennale di Venezia, sono soddisfatto poiché dai miei 48 anni di carriera, ho sempre immaginato che la canzone potesse avere un ruolo non solo di intrattenimento ma di riflessione. Questi riconoscimenti dimostrano che ciò è possibile".