Presidenza Aato, è la volta buona?

Stamattina l’assemblea: il candidato principale resta Gentilucci, ma dovrà trovare i voti necessari

di Franco Veroli

Questa mattina forse avremo il nuovo presidente dell’Aato 3 di Macerata a cui fa capo il Servizio idrico integrato. L’assemblea è stata convocata, in presenza, nella sede di via Velluti a Piediripa, con all’ordine del giorno proprio "l’elezione del presidente e relativi indirizzi programmatici". La cautela, però, è d’obbligo, visto che da oltre un anno la carica è scoperta, in particolare per le difficoltà di trovare un accordo sul nome.

A quanto è trapelato il candidato – anche se gira qualche altro nome - resta lo stesso di cui si parla da tempo, vale a dire Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, sostenuto da Fratelli d’Italia, rispetto al quale ci sono state posizioni diverse in seno alla coalizione di centrodestra che sembra voler procedere da sola, facendo venir meno la gestione unitaria con il centrosinistra, come avvenuto in passato. Le voci che si rincorrono portano a conclusioni diverse: da una parte si sostiene che nel centrodestra sarebbe stato trovato l’accordo su Gentilucci, con un consenso non unanime, ma sufficiente alla sua elezione; dall’altra c’è chi – invece - scommette su un ulteriore rinvio, anche perché, a giudizio di diversi soci, non solo di centrosinistra il nome di Gentilucci è divisivo. Contro questa ipotesi, già lo scorso giugno, a ridosso di un’assemblea convocata d’urgenza e poi rinviata, Simone Pugnaloni, sindaco di Osimo, uno dei comuni dell’Anconetano che ricadono nell’Aato 3 di Macerata, aveva tuonato: "Gentilucci non può rappresentare la sintesi, perché è in plateale conflitto d’interessi visto che siede nel board del Parco dei Sibillini, l’ente che concede nulla osta per più di 1.000 litri al secondo d’acqua a grandi multinazionali che operano nell’idroelettrico lungo il fiume Nera, ma si oppone ad una maggiore captazione per i Comuni, soci pubblici dell’acquedotto del Nera, che chiedono di passare dagli attuali 200 a 300350 litri al secondo per far arrivare l’acqua del Nera dalla montagna al mare".

In ogni caso c’è stata un’accelerazione, specie dopo la recente assemblea nel corso della quale sono state aumentate le tariffe, provvedimento su cui si sono astenuti i sindaci di Treia, Montecassiano e Montelupone, che hanno denunciato "le responsabilità politiche di chi governa la maggioranza dei Comuni dell’Ambito e di chi governa la Provincia che, con la loro inerzia hanno rallentato l’iter, non più prorogabile, per individuare un gestore unico del servizio". Comunque vada, c’è da scommettere che sarà un incontro animato.