Quando le sicurezze crollano

Commovente l’intervento della mamma di un poliziotto

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Oltre 150 persone, mercoledì, hanno ascoltato le testimonianze degli ospiti chiamati all’incontro "Quando le sicurezze crollano all’improvviso", organizzato dall’oratorio della Santa Madre di Dio e dall’Associazione della polizia. "Ho chiesto al Signore se fosse giunta la mia ora – ha raccontato l’avvocato Giancarlo Pietrella, ricoverato in condizioni criticissime a causa del Covid - e grande conforto ho ricevuto nel vedere due volti conosciuti: don Carlos che mi ha dato l’estrema unzione e il medico Emanuele Iacobone, che procedeva con la tracheotomia, fili, aggeggi, sballottamenti. Mi sono svegliato dopo un mese, avevo perso 18 chili". "Due sentimenti: angoscia e paura in quei terribili secondi – sono state le parole di Giuseppe Salvucci, terremotato -. Vedere la tua casa e il tuo paese distrutti fa pensare a quando da bambino costruivi un castello sulla sabbia e un’onda lo distruggeva, tu piangevi ma ricominciavi. E così, quale tecnico del Comune, ho ripreso con slancio il lavoro". Halyna, ucraina, si è prodigata con la Caritas per aiutare i connazionali fuggiti dalla guerra. L’ispettrice Landina Recanatesi ha evidenziato come i poliziotti si siano sentiti coinvolti al di fuori del servizio, nel facilitare l’accoglienza dei profughi. Commovente la testimonianza di Laura, la madre di Leonardo Caucci, poliziotto morto in un incidente con il collega Gianluca Angelozzi: "Non riuscivo a capire. Solo quando m’hanno portata all’ospedale per il riconoscimento me ne sono resa conto. Nei momenti più bui mi rivolgo a lui, la preghiera mi ha dato la forza di continuare, lo sogno e lui ha sempre parole di conforto". L’avvocato Giuseppe Bommarito ha ricordato la sua drammatica storia per la morte del figlio. Il pubblico ha poi ascoltato il funzionario Onu, Andrea Angeli, il segretario dell’Anci, Marcello Bedeschi, e l’assessore regionale Filippo Saltamartini. Le conclusioni sono state del cardinale Edoardo Menichelli: "La sicurezza si ottiene con la solidarietà. Prendiamo la vita come dono da custodire, abituiamoci alla debolezza della consapevolezza che siamo in un tempo determinato".