Rigopiano, il viceprefetto Angieri indagato per depistaggio

Il vicario di Macerata nel 2017 era in servizio in Abruzzo

Rigopiano, l'hotel inghiottito dalla valanga (Ansa)

Rigopiano, l'hotel inghiottito dalla valanga (Ansa)

Macerata, 28 dicembre 2018 - C’è anche Salvatore Angieri, prefetto vicario di Macerata e commissario al Comune di Treia, tra i sette indagati del nuovo filone d’inchiesta per la tragedia di Rigopiano, che il 18 gennaio 2017 costò la vita a 29 persone. Frode in processo penale e depistaggio sono i reati ipotizzati dalla Procura di Pescara a carico di sette persone, tra cui l’ex prefetto del capoluogo adriatico Francesco Provolo.

L’accusa è di aver occultato il brogliaccio delle segnalazioni dell’8 gennaio 2017 alla squadra Mobile di Pescara per nascondere la chiamata di soccorso fatta alle 11.38 dal cameriere Gabriele D’Angelo, una delle 29 vittime, al Centro coordinamento soccorsi. Oltre al prefetto, sono indagati i due viceprefetti distaccati Salvatore Angieri e Sergio Mazzia; i dirigenti Ida De Cesaris, Giancarlo Verzella, Giulia Pontrandolfo e Daniela Acquaviva. Angieri attualmente è il vicario del prefetto di Macerata, mentre Mazzia è il vicario del prefetto di Crotone.Titolari dell’inchiesta su Rigopiano sono il procuratore capo Massimiliano Serpi e il sostituto Andrea Papalia.