"Rivoglio il podio, so che posso farcela"

Ndiaga Dieng, primo italiano con disabilità intellettivo-relazionale a vincere una medaglia paralimpica, si prepara per Parigi. Obiettivo: confermare le qualità mostrate a Tokyo e salire di nuovo sul podio.

"Rivoglio il podio, so che posso farcela"

Ndiaga Dieng, fondista classe 1999

"Ho sensazioni positive e so che posso farcela". Ndiaga Dieng è già in clima olimpico e giovedì da Roma partirà con gli azzurri per Parigi dove sarà impegnato sui 1500 alle Paralimpiadi: è il primo italiano di sempre con una disabilità intellettivo-relazionale ad aver vinto una medaglia paralimpica. "Ho lavorato sodo in questo periodo per farmi trovare pronto, sono stato anche un periodo in montagna e poi ho proseguito la preparazione".

Dieng, a Tokyo è salito sul terzo gradino del podio sui 1.500 e adesso su di lei sono riposte le speranze di un’altra medaglia. Le mettono un po’ di apprensione aspettative così alte?

"Un po’ sì. Al mio fianco – confida l’atleta di Montecassiano che gareggia con il Gruppo paralimpico della difesa (Gspd) – ci saranno i miei familiari, gli amici, il mio tecnico Maurizio Iesari con la moglie, gli amici miei e della mia famiglia, i miei insegnanti delle Medie di Montecassiano. Non voglio deluderli".

La speranza è di salire ancora sul podio e confermare ancora una volta le qualità mostrate in tante gare sulle piste del mondo.

"È il mio obiettivo, cercherò di mettere a frutto l’esperienza di questi anni. Punto ad arrivare sul podio, anche se non sono mancate le difficoltà ultimamente".

In che senso?

"Ho temuto che un piccolo infortunio avrebbe potuto impedirmi di partecipare a questo importante appuntamento. Per fortuna tutto è rientrato e sono animato da una voglia fortissima".

Cosa le è rimasto, a parte la medaglia, dell’esperienza a Tokyo?

"Il villaggio olimpico, è bellissimo".