San Severino, pregiudicato tra il pubblico. Cerimonia finisce con l’arresto

L’uomo alla festa per il 4 Novembre: voleva parlare con il sindaco. Ma aveva il divieto di rientrare in paese

San Severino, il sindaco Rosa Piermattei (Foto Calavita)

San Severino, il sindaco Rosa Piermattei (Foto Calavita)

San Severino Marche (Macerata), 6 novembre 2018 – Arrestato a San Severino un sorvegliato speciale. L’uomo, 71enne di origini foggiane che per lungo tempo ha abitato a San Severino. Dopo essere finito alla ribalta delle cronache la scorsa estate, domenica per lui sono scattati gli arresti domiciliari. Per il 71enne infatti è stata emessa la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, e ha l’obbligo di non muoversi dal Comune di Torre San Patrizio, in provincia di Fermo. Inoltre, gli era stato espressamente vietato di tornare nel territorio di San Severino.

Malgrado questi divieti, domenica mattina l’anziano si è presentato nei pressi del monumento dei Caduti a San Severino, fra la gente presente alla celebrazione della festa delle forze armate. A notarlo sono stati i carabinieri della locale stazione. A suo dire, era venuto in città per incontrare il sindaco Rosa Piermattei, che domenica per altro non era in città, con l’intenzione di parlare con lei di un’eventuale assegnazione di un alloggio popolare in suo favore.

La misura preventiva che è stata emessa per lui è particolarmente restrittiva, e gli è stata applicata dall’autorità giudiziaria poiché il soggetto è stato ritenuto socialmente pericoloso; la violazione di questa misura prevede l’arresto in flagranza di reato. Questo è proprio quello che è avvenuto: i carabinieri di San Severino lo hanno notato e gli hanno per prima cosa impedito di avvicinarsi alle autorità presenti alla celebrazione, e poi lo hanno ricondotto a casa, a Torre San Patrizio, dove ora starà ai domiciliari.

A luglio e agosto il 71enne si sarebbe reso protagonista di una aggressione contro alcuni volontari della protezione civile in servizio nell’area container di Tolentino, dove lui era alloggiato da quando il sisma ha reso inagibile il suo appartamento. Dopo quell’episodio, i volontari avevano abbandonato il presidio. Poi la situazione era tornata sotto controllo, dopo l’intervento del sindaco Giuseppe Pezzanesi e dei carabinieri della Compagnia di Tolentino.