
Il capogruppo di opposizione Sborgia sul trasferimento della primaria: "Che fine faranno ora quegli spazi?"
"Una scelta miope, presa senza guardare agli effetti sulla città e sui ragazzi di Camerino". Così Sandro Sborgia (nella foto), capogruppo di opposizione, ha commentato la scelta dell’amministrazione di trasferire in via Madonna delle Carceri, nel nuovo edificio scolastico prossimo all’inaugurazione, la scuola primaria "Salvo D’Acquisto", attualmente situata nell’edificio di via Medici, oltre alla scuola per l’infanzia "L’Aquilone", la scuola primaria "U. Betti" e la scuola secondaria di primo grado "G. Boccati". "L’amministrazione ha annunciato tale scelta con toni trionfalistici, dicendo che sono stati verificati gli spazi della nuova struttura e che questi sono sufficienti ad accogliere tutti i bambini del "Betti" e del "D’Acquisto" – commenta Sborgia, durante l’incontro pubblico organizzato dal gruppo "RipartiAmo" nel centro sociale Ada –: il trasferimento dei bambini non si può ridurre ad una questione di metrature, ma va affrontato in termini di didattica e di ambienti d’insegnamento. Basti pensare che i fondi del Pnrr sono stati orientati alla modifica delle strutture scolastiche per poterle adeguare ai nuovi metodi d’insegnamento: ampi spazi, luoghi di laboratorio, aule informatizzate".
Sborgia ha ripercorso gli anni del terremoto e del Covid: "Dopo il sisma del 2016 i nostri bambini si sono dovuti adattare ad una situazione inimmaginabile, con il "D’Acquisto" che divenne l’ancora di salvezza per continuare a fare didattica – afferma –: poi è arrivata la pandemia, con il distanziamento e le mascherine. Durante questi periodi di adattamento, con la costruzione della scuola Ugo Betti si pensava di restituire ai bambini quegli spazi di cui erano stati privati dal terremoto per farli tornare ad una vita normale. Oggi che quegli sforzi si stanno per concretizzare, nella nuova struttura i ragazzi continueranno a stare nella stesse condizioni. Vorrei ricordare che Camerino è stata una delle due città italiane che all’epoca sperimentò l’attuale liceo psico-pedagogico: se eravamo talmente avanti da divenire i promotori di un nuovo modello di didattica, perché ora torniamo indietro? La struttura del D’Acquisto è una risorsa per Camerino, così come lo è il Betti, e un’amministrazione che ha a cuore la città non può pensare di razionalizzare la spesa sulle spalle dei bambini: se realizzassimo scuole con metodi d’insegnamento all’avanguardia e possibilità d’interazione tra gli alunni, allora queste diverrebbero attrattive anche per i ragazzi e le famiglie dei Comuni limitrofi". Ma a cosa sarà dedicato il plesso del "Salvo D’Acquisto"? "Voci di corridoio lasciano presagire che ospiterà l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione – afferma Sborgia –: si dice che l’Usr al D’Acquisto porterebbe economia, abbiamo altre strutture enormi, come quella comunale, da rimodulare a tale scopo. Il primo pensiero deve essere il futuro dei figli".
Alessio Botticelli