Scuole chiuse per 10 giorni a Cingoli "Troppi casi, va evitato il peggio"

Dal sindaco Vittori stop agli istituti di ogni ordine e grado: scelta impopolare, ma dobbiamo prevenire "In 24 ore raddoppiate le persone in quarantena, i positivi sono saliti a 55. Non potevamo aspettare"

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di Gianfilippo Centanni

A Cingoli, nelle scuole del territorio comunale, da oggi a sabato 6 marzo restano sospese tutte le attività didattiche in presenza. L’ordinanza relativa all’adozione del provvedimento è stata firmata nella tarda mattinata di ieri dal sindaco Michele Vittori, che ha pure la delega alla Sanità, dopo un confronto con i dirigenti scolastici e col personale sanitario. La disposizione riguarda tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i centri educativi per l’infanzia e quelli ricreativi.

Sindaco Vittori, Cingoli è il primo comune della provincia di Macerata in cui è stata adottata questa ordinanza. L’anno scorso, pure con sua ordinanza, era stato il primo a imporre la decisione riguardante l’obbligo d’indossare la mascherina all’aperto e in tutti i luoghi ed esercizi pubblici.

"Non è certo motivo di soddisfazione questo tipo di primati, ma – precisa Vittori – di senso della responsabilità. La sollecitazione fondamentale della decisione di sospendere temporaneamente le lezioni è stata stimolata dall’urgenza di prevenire per quanto possibile l’evoluzione della pandemia, per evitare possibili conseguenze peggiorative. Siamo perfettamente consapevoli dei disagi conseguenti a questa decisione: per i ragazzi e per le loro famiglie. Decisione anche impopolare. Ma a distanza d’un anno, tutti dovremmo aver chiaro il concetto di prevenzione. Quindi mi appello alla sensibilità e alla comprensione per l’opportunità e la necessità delle misure adottate. E conto sulla prosecuzione del rispetto d’ogni regola attualmente in vigore".

La situazione non sembrava troppo preoccupante: fino a martedì, stando ai dati della Regione, a Cingoli erano 46 i positivi e 64 in quarantena.

"Ma poi ieri mattina c’è stato un aumento: 55 positivi, 114 in quarantena. E l’evoluzione si è verificata per un’impennata del contagio soprattutto nell’ambito scolastico, in insegnanti e alunni. Insomma, forte è stata la differenza rispetto ai dati appena recenti. Una diffusione nella fascia di età dei giovanissimi, potrebbe anche riversarsi sugli anziani ancora immuni e a contatto con loro. Insomma, siamo sempre lì: è assolutamente meglio prevenire".

È affiorata l’ipotesi d’una variante del virus?

"Al momento non posso confermare né escludere un’eventualità del genere, per il semplice motivo che una variante verrebbe fuori casomai successivamente".

Sull’adozione dell’ordinanza ha influito anche la contiguità di Cingoli con la provincia di Ancona in cui numerosi sono i comuni in fascia arancione?

"Certo: il nostro territorio confina con l’Anconetano in cui con ordinanza della Regione sono state rafforzate misure di contenimento. In particolare siamo limitrofi con Jesi, Filottrano e Staffolo, ma non solo da essi giungono a Cingoli tanti studenti".